Ospite di Lorella Boccia a UnoMattina Weekly, Francesca Pascale racconta dell’amore per Silvio Berlusconi e di cosa abbia significato per lei:
“Non è stato solo un amore, ma un riferimento. Silvio era il mio Presidente, lo è ancora. L’ho vissuto come un uomo che ho amato, ma anche come il padre che mi è mancato. Nella sua confusione, ho trovato il mio equilibrio”.
E la Pascale si è soffermata anche sulla figura del papà, che non è mai stato presente nella sua vita:
“Il vuoto paterno è un trauma, che torna sempre. Anche nei miei progetti e nelle relazioni. L’ho dovuto perdonare per non farmi del male, perché la sua assenza è stata una sua scelta, non una mia colpa”.
Quanto a sua madre, ha raccontato:
“È stata una mamma di vecchia generazione, completamente dedicata alla famiglia. Una figura che oggi vedo sempre meno, e mi dispiace. Stava male, ma intuì tutto. Mi disse: ‘So tutto, stai attenta perché potrebbe essere tuo padre’. Non glielo avevo raccontato, ma lo aveva capito. Quella frase me la porto nel cuore”.
Un commento secco sulle imitazioni di cui è stata soggetto, anche quelle fatte da Virginia Raffaele:
“Non mi hanno fatto ridere, non mi riconoscevo. C’era molto pregiudizio, soprattutto da parte di certe donne di sinistra, quelle stesse che chiedono rispetto e inclusione… ma che non lo concedevano a me”.
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