Ospite a “Verissimo” per presentare il suo libro, la sua autobiografia “A volte si sogna”, Gigliola Cinquetti racconta a Silvia Toffanin della sua vita e della sua storia come cantante e la sua prima esibizione:

“La prima volta che vedevo un teatro era il Teatro Ristori, mio padre credeva molto in me ma di musica non capiva molto, mentre mia madre ne capiva di più. Mia madre aveva fastidio dei bambini piccoli, non voleva seccatura ed aveva orari molto suoi, di giorno riposava, di notte sbrigava faccende.. era molto libera ed anarchica, però era una donna capace di cambiare improvvisamente la sua vita, accompagnarmi in giro per il mondo, sacrificando tute le sue abitudini, per amor mio, perché a lei non le importava niente”

La cantante si lascia andare inoltre ad un bellissimo ricordo di Toto Cutugno che scrisse per lei molte canzoni e con il quale condivide anche l’esperienza all’Eurovision con cui presentò un’edizione, nel 1991:

“Fu bellissimo condividere quell’esperienza con lui. Ha scritto per me delle canzoni che nessuno conosce in Italia, perché sono uscite solo in Francia. Lui era una grandissima star come autore, tutti volevano, facevano la fila per avere un suo pezzo. Lui è stata una persona veramente positiva”.