Molto pubblicizzato, al punto che il primo trailer promozionale arrivò addirittura un anno prima della sua effettiva uscita nelle sale (quando ancora non era esattamente usanza farlo), il film di Godzilla del 1998 non riuscì comunque a essere un grandissimo successo al botteghino (380 milioni di dollari nel mondo a fronte dei 130 milioni di budget), deludendo i vertici della Sony, che all’epoca si aspettavano un blockbuster sullo stile di Jurassic Park.

GODZILLA

Prima un attimo di storia: Godzilla, per chi conosce solo questo film, è un mostro cattivo. Una minaccia per l’uomo. Non è così il realtà: Godzilla nella tradizione Giapponese è un personaggio di culto. Il primo film nasce già nel lontano 1954. La creazione e la diffusione della figura di Godzilla sono sicuramente dovute al ricordo indelebile delle terribili conseguenze che hanno influenzato il Giappone, dopo l’utilizzo delle armi nucleari. Infatti Godzilla è una creatura preistorica che vive nei fondali marini e che in seguito all’esposizione alle radiazioni atomiche dovute alla bomba H lanciata dall’uomo, si evolve, acquisendo incredibili poteri. 

Anche se in un primo momento Godzilla nasce “cattivo” e distruttore, con l’avanzare degli anni diventa alleato degli uomini, aiutandoli e proteggendoli dai nemici delle altre galassie.

Una specie di supereroe che nutrendosi delle onde radioattive riesce a immagazzinare energia all’interno dello stomaco e a creare una reazione nucleare che potrà poi “sparare” dalla bocca sotto forma di raggio devastante (non delle fiamme).

Ecco, tutto questo, nel film Americano degli anni ’90 NON viene preso in considerazione. Motivo per cui al tempo, tutto il Giappone andò contro alla pellicola accusandola di far conoscere il Godzilla sbagliato al mondo.

LE REGOLE

Cercando di evitare tutto questo, all’inizio della produzione del film venne consegnato dal Toho Studios (lo studio che in Giappone si occupa dei film di Godzilla) un dossier di 75 pagine nel quale venne indicato ciò che si poteva e soprattutto ciò che non si poteva fare con il personaggio.

Ad esempio, Godzilla non poteva essere mostrato nell’atto di mangiare le persone, ma solo i pesci; oppure doveva avere necessariamente tre file di placche dorsali, tre dita per piede e quattro dita per mano; infine non doveva essere rappresentato come un animale stupido e, fondamentale, non doveva morire.

Completamente differenti

Ma Roland Emmerich (il regista del film Americano) ignorò quasi tutti i dettami e, secondo il suo collaboratore Patrick Tatopoulos, le uniche istruzioni specifiche che diede a proposito di Godzilla furono: “Deve essere in grado di correre incredibilmente veloce, e non fatelo troppo simile ai dinosauri“. Forse fu per questo che, a metà della premiere, Kenpachirô Satsuma, che ha interpretato Godzilla dal 1985 al 1995, uscì dalla sala. Le sue uniche parole furono: “Non è Godzilla. Non ne ha lo spirito“.

IL SEQUEL

Originariamente, La produzione, già nel 1992, ebbe intenzione di produrre una trilogia di film, dopo l’acquisto dei diritti per Godzilla. Emmerich e Devlin infatti avevano incaricato Ted Murphy di scrivere il copione del primo sequel: avrebbe narrato le vicende dell’ultimo figlio di Godzilla, lottare contro un insetto gigante nella città di Sydney. Lo studio abbandonò il progetto, a causa della mancanza d’entusiasmo da parte del pubblico e dei fan, e sia Emmerich che Devlin si ritirarono dopo dispute sul budget. Uscì poi nel 2014 il nuovo Godzilla che invece venne molto apprezzato proprio per aver rispettato i giusti canoni Giapponesi.