Highlander – L’ultimo immortale (Highlander) è un film del 1986 diretto da Russell Mulcahy, grandissimo cult movie della cinematografia mondiale che consacrò l’attore francese Christopher Lambert a tutto il pubblico internazionale. Nonostante lo scarso successo al botteghino, la pellicola fu in grado di generare quattro sequel (che però non hanno avuto lo stesso successo del primo), una serie televisiva e una serie animata.

Trama

Russell è un uomo proprietario di un negozio di antiquariato nella città di New York: nell’ultimo periodo è indagato per essere probabilmente coinvolto in un omicidio. I sospetti ricadono su di lui per le strane armi simili a spade che possiede in casa. Egli, in realtà, è un vero e proprio soldato vissuto nel 1500 e tornato in vita in seguito ad una pugnalata mortale ricevuta dal nemico. La polizia, però, non sa che davanti a loro vi è uno degli ultimi immortali.

Gli scozzesi amavano ubriacarsi sul set

Già tempo fa vi riportammo alcuni racconti del regista Mulcahy e di Christopher Lambert riguardo le sbornie di Sean Connery sul set (potete recuperare l’articolo qua). A quanto pare il caro e vecchio Sean non era l’unico a spassarsela con l’alcol durante le riprese. Come raccontato sempre da Lambert, stavolta negli speciali del blu-ray del film, gran parte delle comparse che vennero utilizzate per girare la scena della battaglia in Scozia erano ubriache.

Ho trovato molto divertenti le riprese per la grande battaglia in Scozia – ha raccontato Lambert -. La mattina del primo giorno tutto filò liscio. Sul set c’erano dalle 800 alle 1000 comparse, tutte armate di vere spade di metallo, scudi e armature. Di mattina non ci fu alcun problema, ma quando continuammo nel pomeriggio, con 4° di temperatura e pioggia (condizioni quindi abbastanza spiacevoli), ad un certo punto cominciammo a sentir gridare, dopo ogni montaggio, Dottore!” “Infermiera!”.

Quei tipi, gli scozzesi, si ubriacarono tanto durante il pranzo, bevendo whisky spumante e vino, a tal punto da prendersi a colpi di spada sul serio. Così, da entrambe le parti, mancavano ogni volta delle persone. La cosa proseguì per per tutta la settimana: la mattina tutto a posto, ma il pomeriggio “Dottore!” di qua “Infermiera!” di là. Tutti grondavano sangue. Noi continuavamo a dir loro “Guardate che è un film!”, e loro: “Non fa niente, ci divertiamo”.  Ho pensato: “Beh, perlomeno partecipano seriamente”. Quando si guarda il film, lo si può notare. Alcuni vengono travolti, si lanciavano alla cieca l’uno contro l’altro. Erano tanto ubriachi da non vedere più niente”.

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