Alla dodicesima edizione della Festa del Cinema di Roma: Infinity celebra i 35 anni della pellicola Borotalco di Carlo Verdone in versione restaurata.

Era il 1982 quando uscì nelle sale Borotalco, capolavoro della cinematografia del regista e attore Carlo Verdone che ha fatto la storia del nostro cinema. Dopo 35 anni, Infinity, in collaborazione con Istituto Luce Cinecittà e il Centro Sperimentale di Cinematografia, celebra la famosa pellicola in versione restaurata alla Festa del Cinema di Roma, giunta alla sua dodicesima edizione. Carlo Verdone sarà presente in sala per la conferenza stampa e sopratutto sul red carpet.

Borotalco fu il primo film dove l’attore romano interpretò un solo personaggio. Impossibile non dimenticare delle battute celebri come le famose olive greche di Mario Brega.

 

Tra i brani del film ricordiamo Grande figlio di puttana e Chi te l’ha detto? (che proprio grazie al film godranno di grossa popolarità) eseguiti dai neo-costituiti Stadio (i musicisti della band, attivi assieme da anni con Lucio Dalla, stavano debuttando contestualmente come gruppo a sé, con la nuova denominazione), mentre Fabio Liberatori, storico tastierista del gruppo, ha composto la colonna sonora originale del film, eseguita dal gruppo stesso, sempre con interventi del cantautore bolognese. Come “stacchetto” musicale viene utilizzato più volte l’introduzione del brano di Dalla Meri Luis eseguita sempre dagli Stadio ma anteriore al loro esordio sotto tale nome, come pure L’ultima luna che accompagna i titoli di testa.

 

Il brano che la protagonista Eleonora Giorgi cerca di far recapitare a Dalla è “Un fiore per Hal” (cantata da Ricky Portera, chitarrista degli Stadio nel 1982), la cui versione completa si può ascoltare nella scena finale del film, quando Nadia, mascherando la sua vera identità, invita Sergio a casa sua. La canzone è anche contenuta nell’omonimo disco del gruppo uscito in quell’anno. Per le musiche di Borotalco gli Stadio e Lucio Dalla hanno ricevuto un David di Donatello e un Nastro d’Argento.