Il 12 giugno I predatori dell’arca perduta ha compiuto 40 anni (data d’uscita nelle sale americane). L’iconico film diretto da Steven Spielberg diede il via ad una delle saghe d’avventura più di successo di sempre, segnando la carriera di Harrison Ford nei panni dell’archeologo Indiana Jones. Nel primo film è affiancato da Karen Allen / Marion Ravenwood, personaggio femminile fondamentale nella trama e anche per la caratterizzazione di Indy.

In occasione del quarantesimo anniversario, Harrison Ford, Steven Spielberg, George Lucas, Frank Marshall (il produttore) e Karen Allen si sono soffermati proprio sul personaggio di Marion, raccontando vai aneddoti su di lei. 

“Avevo messo l’attenzione su Karen dopo averla vista interpretare Katy in Animal House”, ha raccontato Spielberg, ricordando come il suo personaggio “non lasciava che Boon [il suo fidanzato nel film, interpretato da Peter Riegert] se la cavasse con molto!”.

Karen Allen venne allora chiamata da Spielberg per un colloquio iniziale, senza sceneggiatura né niente, giusto per farsi un’idea l’uno dell’altro. “Abbiamo parlato forse per 10 minuti e da quel poco che Steven mi disse del film, avevo capito che si trattava di un personaggio tosto”, ha commentato la Allen, che all’epoca aveva 29 anni.

Sulla genesi del personaggio, George Lucas ha spiegato: “Avevamo bisogno di un buon contrappeso per Indy, qualcuno che gli desse un passato. Marion era un personaggio come Indy, anche lui duro e pieno di spirito – serviva una così per far sì che andassero d’accordo… e non. Nel creare la loro backstory si poteva anche entrare nella trama molto più velocemente; ad esempio  quando lei gli dà un pugno in faccia. Sai subito che c’è una storia tra quei due e ti ci butti dentro da lì”.

Karen Allen fu scritturato poco dopo che Tom Selleck abbandonò il ruolo di Indiana Jones a causa di un impegno con ‘Magnum P.I.’ Settimane dopo il suo primo incontro con Spielberg, l’attrice era in viaggio verso Los Angeles per dei provini con diversi attori che conosceva, tra cui l’amico John Shea e il suo collega di Animal House, Tim Matheson. Poi arrivò la conferma.

“Non ricordo quanto tempo è passato, ma ho ricevuto una chiamata in cui mi si diceva che la parte era mia. Volevano che leggessi la sceneggiatura e che dessi loro una risposta entro due giorni. Mi inviarono lo script tramite un corriere, che è dovuto stare tutto il tempo nella mia stanza mentre ero in albergo perché dovevo restituirglielo subito. Ecco quanto erano riservati, anche allora! Ovviamente ho detto di sì. Mi ero subito innamorata del personaggio quando feci l’audizione”.

La storia dei Predatori era credibile solo se l’avventuroso archeologo disponeva di una controparte in grado di tenergli testa, quindi il casting dell’attrice giusta era cruciale, ha detto il produttore del film Frank Marshall: “Marion era esuberante, intelligente e divertente. Era un’eroina d’azione a modo suo. Non era lei a dipendere da lui, ma lui da lei”. 

“Marion Ravenwood era assolutamente all’altezza di Indiana Jones” aggiunge Spielberg. “Questo è il modo in cui l’abbiamo scritta ed è quello che Karen è riuscita a fare”.