Enzo Iacchetti è stato intervistato al Corriere della Sera dove ha ricordato il suo rapporto con Maurizio Costanzo. Ecco un estratto:

Quando Costanzo è morto, lei era distrutto.

«Ho pianto per tre giorni, non riuscivo a smettere. Ci sono due persone che per me non sono davvero morte: mia madre e lui. Per partecipare a questa serata non avevo scritto sull’agenda “Maria De Filippi o Fazio”. Ma: “Costanzo”».

Ha detto che Costanzo le ha salvato la vita. Perché?

«Professionalmente. Il Maurizio Costanzo Show era la mia ultima chance: avevo 39 anni, un figlio di tre e avevo già fatto tutti i provini del mondo. Anche a quello per il Costanzo show mi scartarono… non c’era lui. Così, per rabbia, abbandonai lì i miei testi, il mio materiale. Dopo un mese mi richiamarono».

E cosa accadde?

«Mi ero già messo in testa di aprire un bar tabacchi sul lago Maggiore, magari con un palchetto su cui, chi voleva, avrebbe potuto esibirsi. Quando arrivò la chiamata spiegai che ero già stato a Roma e che mi avevano già scartato ma la caporedattrice dello show disse che aveva letto quello che avevo spedito — non sapeva che in realtà l’avevo abbandonato — e che mi faceva fare una puntata: se a Costanzo fossi piaciuto avrebbe fatto un cenno con un dito in trasmissione e sarei tornato. Aveva inventato il like».

fonte CORRIERE