Il film


Il film è uscito nel 2019 scritto, diretto e co-prodotto da Quentin Tarantino. Rappresenta, dopo Bastardi senza gloria e Django Unchained, il capitolo conclusivo della Trilogia del revisionismo storico di Quentin Tarantino.

Il film è stato accolto molto positivamente sia dalla critica che dal pubblico: dopo la proiezione al Festival di Cannes, il pubblico in sala ha riservato sette minuti di standing ovation al film. The Hollywood Reporter scrive che la critica l’ha accolto in modo «generalmente positivo», lodandone in particolar modo la ricostruzione del periodo storico e le interpretazioni del cast, mentre «si è divisa riguardo al finale».

La trama


Il film, con protagonisti Leonardo DiCaprio, Brad Pitt e Margot Robbie, è ambientato nella Los Angeles del 1969 e segue le vicende di un attore televisivo in declino e della sua controfigura che, intenti a farsi strada nell’industria cinematografica hollywoodiana, si ritrovano ad essere vicini di casa di Sharon Tate, appena qualche mese prima del massacro di Cielo Drive. Il film viene definito un semi-realistico, alcune vicende sono state modificate rispetto alla storia reale. Gli attori hanno dichiarato di aver partecipato alle audizioni senza sapere che ruolo avrebbero interpretato, vista la segretezza in cui era tenuta la sceneggiatura.

Bruce Lee


C’era una volta … a Hollywood di Tarantino ha fatto molto discutere: tra le tante anche cose, c’è la rappresentazione “colorita” e sopra le righe di Bruce Lee (interpretato da Mike Moh). Questa visione ha deluso i fan dell’atleta perchè troppo distante dalla realtà. Al tempo dell’uscita, si è unito a gran voce alla polemica Jason Scott Lee, che ha interpretato Bruce in “Dragon – la vera storia di Bruce Lee” nel 1993. L’attore ha dichiarato di aver studiato molto il personaggio, sia dentro che fuori il Kung Fu:

Allenandomi per interpretarlo, ho imparato ad apprendere il suo sistema di combattimento percependo realmente i movimenti che insegnava ai suoi studenti. Ho realizzato davvero tanto circa la precisione e la disciplina che una persona come quella possedeva ed è stato molto, molto difficile per me guardare la scena in cui Mike Moh ha vestito i panni di Bruce. Mike è un grande attore sia chiaro, ma penso che non sia stato semplice essere messo in una situazione come quella.”

Continua:

“Personalmente sono rimasto deluso. Bruce era sicuramente un esibizionista, ma sapeva anche trattenersi. Non era provocatore in quel modo. Era così esperto e sicuro di sé da sapere bene di poter fare davvero male a qualcuno. Poi vedi quella scena e pensi “Eeeh, so bene che non è quello il modo in cui si sarebbe mosso”. Quentin Tarantino si è concesso molte libertà creative e il modo in cui l’ha fatto non è giustificabile.”