Il film

Uscito nel 2002 diretto da Nick Cassavetes con protagonista Denzel Washington. Nel panni della moglie Denise, invece, si ritrova l’attrice Kimberly Elise Trammel, nota per la serie Close to Home – Giustizia ad ogni costo. Daniel E. Smith è invece l’interprete del piccolo Mike, figlio di John e Denise. Nei panni del dottor Turner, invece, si ritrova il noto attore James Wood, visto in film come Il giardino delle vergini suicide e Fino a prova contraria. Robert Duvall, premio Oscar e tra i più celebri attori degli anni Settanta e Ottanta, interpreta il negoziatore e sergente Frank Grimes. Ray Liotta, noto in particolare per Quei bravi ragazzi è invece il capo della polizia Gus Monroe.

La trama

John lavora come operaio in una fabbrica che, a causa della crisi economica, sta passando un brutto periodo; nonostante le difficoltà, tuttavia, la famiglia continua ad essere serena e felice.

Durante una partita di baseball il figlio Michael viene colto da un malore improvviso e gli viene diagnosticata un’insufficienza cardiaca: le uniche soluzioni proposte dai medici sono il trapianto di cuore oppure aspettare che il piccolo si spenga. Il trapianto viene inizialmente sconsigliato perché potrebbe essere troppo pericoloso, ma la famiglia viene infine convinta dal primario a tentare; sorge quindi il problema dell’assicurazione sanitaria, che non copre le spese (circa 250.000 dollari) e che l’ospedale chiede di coprire in contanti.

Dopo aver venduto tutti i suoi beni, aver fatto raccolte fondi e preso in prestito denaro dagli amici, John raggiunge la somma necessaria per tenere il figlio in ospedale ma scopre che questo viene comunque dimesso: il primario non riesce a consolare John che, travolto dalla disperazione, si procura una pistola e sequestra il personale e i pazienti del pronto soccorso…

La storia vera


Il film ha avuto un forte impatto sull’opinione pubblica degli Stati Uniti da sempre alle prese con la complessa questione della Sanità e prende spunto non solo da reali fatti di cronaca ma anche dall’esperienza personale del regista.

Vi diciamo subito che il film non è tratto da una storia vera, tuttavia è ispirata alla vicenda di Henry Masuka, un 26enne canadese giunto con suo figlio al pronto soccorso nella notte di Capodanno. L’uomo fu obbligato ad aspettare parecchio tempo prima di poter ricevere assistenza e preso dal panico decise di prendere in ostaggio un medico. In breve tempo giunsero sul posto le forze speciali che spararono il padre del bambino nel tentativo di liberare il medico.

Il problema cardiaco del bambino protagonista di John Q è però ispirato alla vita privata di Nick Cassavetes. Il regista è infatti molto sensibile ai problemi dell’assistenza sanitaria avendo dovuto affrontare con sua figlia moltissime operazioni per un piccolo difetto al cuore. Intervistato su questa storia ha infatti detto: “Quando tua figlia ha una settimana e deve andare in sala operatoria e i medici entrano e dicono: ‘Datela a noi’… quando arriva il momento in cui la affidi loro e lei potrebbe fare ritorno, come non tornare mai più… è terribile. E se non potessi pagare per le sue cure, il senso di colpa ucciderebbe qualsiasi uomo”.