Il processo scaturito dalla denuncia per diffamazione di Johnny Depp nei confronti di Amber Heard regala sempre più colpi di scena. Questa volta però al centro del dibattito non c’è tanto il declino dell’attore dei “Pirati dei Caraibi”, che ha denunciato per 50 milioni di dollari la moglie di avergli rovinato la carriera con le accuse di maltrattamenti da lui sempre respinte, quanto le scelte lavorative e le opportunità dell’attrice e in particolare il ruolo di Mera nel kolossal Warner Aquaman.

Durante una delle ultime sedute del dibattimento Depp ha ricordato con lapidaria franchezza che è stato grazie ai suoi contatti con i produttori della Warner Bros che la Heard è riuscita ad avere una parte importantissima in uno dei cinecomic più visti dal pubblico di recente.

Intanto, è online una petizione, che ha raggiunto due milioni di firme, in cui si chiede alla Warner di cancellare la Heard dal montaggio finale del sequel di Aquaman. Come riporta il sito “Deadline”, il produttore Peter Safran è stato interrogato sulla possibilità di licenziare Amber Heard a seguito della petizione e l’uomo ha risposto dicendo: “Non reagiremo a questa petizione. È solo una forma di pressione da parte dei fan. Non siamo inconsapevoli di quello che succede nell’universo Twitter, ma questo non significa che bisogna reagire per forza o accettare quello che scrivono come se fosse una manna dal cielo. Bisogna fare quello che è giusto per il film”. 

Mentre il protagonista maschile della saga dei supereroi Dc, Jason Mamoa ha scelto di seguire Depp su Instagram proprio in questi giorni, come segnale di solidarietà, i giornalisti, che hanno avuto modo di vedere un ampio stralcio del film nelle scorse ore al CinemaCon di Las Vegas, parlano già di una presenza in scena della Heard molto ristretta, circa 10 minuti.