Nel corso di un’intervista su TV Sorrisi e Canzoni, Kabir Bedi parla del successo di “Sandokan”.

“Spesso in India si avvicinano con grandi sorrisi degli italiani che non conosco dicendomi: ‘Kabir! Sandokan! Tu sei il motivo per cui viviamo qui’. E poi mi raccontano una storia sempre simile: da bambini guardavano ‘Sandokan’ e si sono innamorati dell’India, quindi sono venuti qui in vacanza, poi hanno trovato un lavoro o l’amore…”.

L’attore indiano parla dell’Italia, un Paese a cui è legato:

“L’India mi ha reso chi sono e mi ha lanciato come attore. L’America mi ha fatto conoscere in tutto il mondo con il film di James Bond ‘Octopussy’ e la serie ‘Beautiful’. Ma è l’Italia che mi ha reso immortale, grazie a ‘Sandokan'”.

 

Kabir Bedi poi prosegue parlando dei diversi metodi di lavoro e ricordando ‘Un medico in famiglia’. Su Lino Banfi, rivela:

“Lino Banfi è simpaticissimo, ma ha una tecnica opposta alla mia. Sul set di ‘Un medico in famiglia’ io seguivo rigorosamente il copione, lui invece adorava improvvisare. Il problema è che così io non sapevo mai quando parlare. Alla fine gli ho detto: ‘Lino, improvvisa pure quanto vuoi, ma non cambiare l’ultima battuta. Così posso intervenire al momento giusto’. E abbiamo risolto. All’italiana”. 

E a proposito del ritorno di “Sandokan” sul piccolo schermo con il volto di Can Yaman, l’attore dichiara:

“Ho sempre pensato che ‘Sandokan’ dovesse essere rifatto con i moderni effetti speciali. Sono sicuro che Can Yaman sarà un degno successore. Non vedo l’ora di vederlo in questa nuova incarnazione”. 

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