Sono trascorsi 35 anni da quel marzo del 1983, quando la tv giapponese trasmetteva “Amami cavaliere”, una serie a cartoni animati tratta dall’omonimo manga uscito qualche mese prima. Due anni dopo “Amami cavaliere” arriva in Italia dove diventa “Kiss me Licia”, e il successo è travolgente, maggiore di quello avuto in Giappone.

 

In Giappone, nel 1983, uscirono due album: uno con le canzoni cantate dai Bee Hive e dai Kiss Relish e un altro con le due sigle più altre canzoni ispirate alle serie. L’album contenente le canzoni dei Bee Hive venne intitolato “Debut Bee Hive”, il secondo “Yakko, I love you”. Nel 1984 venne inoltre pubblicato un album del cantante Ai Takano e la sua band (che insieme erano coloro che davano voce e musica ai Bee Hive della versione giapponese) dal titolo “Bee Hive Party” ed accreditato ad Ai Takano & Bee Hive sebbene completamente estraneo alla serie tv: tuttavia, tra gli autori dei pezzi di questo album, alcuni avevano già lavorato ai brani del cartone animato.

 

L’anime in Giappone non ebbe particolare successo tant’è che non ebbe alcun sequel; in Italia invece il cartone aveva avuto un grande seguito e molti giovani telespettatori iniziarono a chiedere nuovi episodi dell’anime ma i giapponesi non avevano intenzione di realizzare una seconda stagione del cartone: fu così che la Fininvest decise di realizzare un telefilm italiano con attori in carne ed ossa che proseguisse idealmente le vicende di Kiss Me Licia: per il ruolo di Licia venne scelta Cristina D’Avena (al suo debutto come attrice) che tanto successo aveva già ottenuto cantando la sigla dell’anime; per far accettare meglio il telefilm dal giovane pubblico televisivo tutti i personaggi furono doppiati dagli stessi doppiatori dell’anime (infatti la D’Avena recita con la sua voce solo nelle parti cantate mentre nei dialoghi è doppiata da Donatella Fanfani).

Nel 1986 debutta quindi su Italia 1 il telefilm Love Me Licia che otterrà grande successo; ad esso seguiranno altre tre serie anch’esse aventi grande seguito: Licia dolce Licia (1987), Teneramente Licia (1987) e Balliamo e cantiamo con Licia (1988).

In questi telefilm hanno recitato attori come Salvatore Landolina (Marrabbio), Pasquale Finicelli (Mirko), Sebastian Harrison (Satomi) e Manuel De Peppe (Matt). Tra i volti televisivi che vi hanno partecipato ci sono il conduttore Corrado (all’epoca volto di Canale 5), il futuro conduttore di Bim bum bam Marco Bellavia (Steve), la futura annunciatrice e conduttrice di Rete 4 Emanuela Folliero, la futura conduttrice di Bim bum bam e doppiatrice Debora Magnaghi, l’altro volto di Bim bum bam Carlotta Pisoni Brambilla, la doppiatrice Emanuela Pacotto e la futura conduttrice Federica Panicucci. I telefilm ottennero grande successo in Italia, con picchi di oltre 5 milioni di telespettatori. Alla serie hanno collaborato per le scene autori e registi divenuti molto noti nel tempo come Stefano Vicario, Alfredo Accatino, Giovanna Koch.

 

  • l manga è ambientato ad Osaka, mentre l’anime si svolge a Tokyo.
  • Nel manga Yakko frequenta il primo anno di università mentre nell’anime va al liceo e frequenta le lezioni serali. Invece Go (Mirko) è al terzo anno ma è un ripetente perché s’impegna poco (nell’anime invece è l’inverso ed è Satomi quello con problemi di studio).
  • Nel manga Yakko conosce già Satomi (come nell’anime) ma crede che lui sia omosessuale e che lavori in un gay-bar.
  • Nel manga il personaggio di Go è meglio caratterizzato e già alle prime battute si evidenzia subito il suo fare da dongiovanni.
  • Nel manga Go spiega a Yakko che Hashizo (Andrea) è figlio di una relazione extraconiugale di suo padre e che sua madre dopo la separazione “è andata fuori di testa”. La madre di Go infatti è viva e si chiama Yoko. Nell’anime invece i genitori di Mirko sono morti ma non la mamma di Andrea, che fa la stilista a Parigi e ritornerà per cercare di riprendersi il figlio, ma poi rinunciandovi dopo aver compreso i sacrifici di Mirko e l’amore reciproco che hanno i due fratelli. Yoko appare in diversi momenti della storia e non avrà un buon rapporto né con Marrabbio né con Yakko che considera poco disinibita per essere la ragazza di suo figlio