Il regista Ric Roman Waugh riesce a dipingere in maniera dettagliata la cruda realtà del sistema carcerario americano.   Il titolo in inglese è “Shot Caller”, termine slang che identifica il capo di una gang, spesso colui che delega il lavoro sporco ad altri. È ciò che diventa Jacob, un agnello trasformato in lupo che resta vittima di un sistema che ammassa uomini diversi nello stesso posto, abbandonandoli al loro destino senza alcun interesse per il loro reinserimento in società. 

In Italia esiste il principio del fine rieducativo della pena ma a che punto una detenzione può reinserire un criminale nella società in maniera totale? Forse non accade a volte il contrario, che il detenuto peggiori la sua situazione mentale e il suo essere incline al crimine? Questo è ciò che LA FRATELLANZA vuole spiegarci.

Jacob Harlon, uomo d’affari e padre di famiglia, viene rinchiuso in carcere con l’accusa di omicidio colposo, dopo aver accidentalmente provocato la morte del suo miglior amico Tom in un incidente stradale. Per sopravvivere la dura vita carceraria, Jacob si unisce alla fratellanza ariana, adattandosi ai suoi violenti codici etici e ai riti di passaggio. Ben presto Jacob perde la sua identità e diventa Money, uno spietato gangster carcerario, che lo allontanerà dalla sua vita precedente, compresa moglie e figlio. Dopo il suo rilascio Money viene costretto dai suoi “protettori” a compiere un pericoloso crimine.

 

Il film muove i suoi passi seguendo una doppia timeline, quella del presente in cui Jacob è già diventato uno spietato criminale e quella passata in cui si ricostruisce tutta quanta la storia partendo dall’origine, dal fatto che ha aperto le porte del carcere e che ha dato il via al suo cambiamento. Ecco la tematica principale : il cambiamento dell’uomo.

 

Tutti possono cambiare, tutti devono cambiare, perchè cambiare è necessario nella vita, solo che un conto è cambiare per scelta propria, un altro invece è per necessità. Ed è questo che accade al protagonista catapultato in un carcere di massima sicurezza dove i detenuti sono sulla stesso piano, puoi trovare tanto l’omicida quanto il semplice ladro che ha rubato una mela che viene stuprato dagli altri detenuti ( prima scena terribile). In Italia questo non accadrebbe mai in quanto ci sono i vari bracci di detenuti all’interno del carcere, ognuno con il proprio reato. Negli Stati Uniti si vede che è diverso e la storia gira tutto attorno alla capacità del protagonista di sopravvivere inizialmente all’orrendo mondo nuovo che lo aspetta, ma anche alla sua nuova identità che lo spinge ad abbandonare sua moglie e suo figlio partendo da zero. Tutti devono ripartire da zero prima o poi con nuove persone attorno, a volte gli affetti vanno dimenticati per fare spazio a nuovi se i primi non rispondono più alla nostra personalità e al nostro stile di vita.

Questo è Jacob interpretato magistralmente da Nikolaj Coster-Waldau. 

Sarà pronto a prendere il nuovo trono?