Per alcuni è una romanticissima storia tra due giovani liberi dalle costrizioni della società e autorizzati a trovare il vero amore su un’isola deserta e selvaggia. Per altri, una pacchiana storia di due adolescenti che passano la maggior parte del film semi nudi. Indipendentemente dalla vostra prospettiva personale, è innegabile che Laguna Blu sia diventato un fenomeno della cultura pop degli anni Ottanta, capace di far parlare di sé ancora oggi. 

Il film, diretto da Randal Kleiser (Grease, Navigator) uscì esattamente nelle sale il 5 luglio 1980, lanciando la carriera dei due giovani e bellissimi protagonisti, Brooke Shields e Christopher Atkins, che insieme hanno ammaliato generazioni intere con la loro bellezza genuina, messa in mostra (pure troppo) su quell’isola paradisiaca.

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La controversia sulle scene di nudo

Appena uscito, Laguna Blu fece un grande scandalo, dovuto, ovviamente, alla presenza di tante scene di nudo (anche frontali), mai viste così esplicitamente in un film di questo genere, d’avventura e romantico e soprattutto con dei protagonisti così giovani.

Brooke Shields aveva solo 14 anni all’epoca, mentre Christopher Atkins 18. In diverse interviste fu più volte specificato dalla Shields stessa che la maggior parte delle scene di nudo vennero eseguite da una controfigura. La controversia durò comunque per un bel po’ di tempo (uscirono anche diversi articoli che paragonavano il film alla pornografia infantile), tanto che Brooke Shields dovette anche testimoniare davanti alla Corte per l’inchiesta degli USA che fu usata una controfigura nelle scene di nudo. È stato raccontato, inoltre, che per evitare di esporre troppo il suo seno, la troupe escogitò un modo per incollarle i capelli al petto, così da tenerlo semi nascosto.

La polemica riguardante le scene di nudo aveva già coinvolto Brooke Shields tempo prima, nel 1978, per il film Pretty Baby, dove interpretava una bambina che si guadagna da vivere prostituendosi in un bordello. Lì aveva addirittura 11 anni e vennero da più parti sollevate proteste nei confronti del film, accusato di essere pedoporografico.

Vi pubblichiamo un’intervista risalente al 1980 in cui la Shields risponde alla domanda sulla questione “nudità” in Laguna Blu, più o meno al minuto 3:40.

“Hai detto che le scene di nudo in acqua sono state eseguite da una controfigura. Come mai quelle non le hai volute fare?” 

“Non mi sentivo me stessa nel farle.”

“La gente tenderà a pensare che tu abbia fatto anche quelle, non sapendo della controfigura.”

“Io so che non ero io, e anche mia mamma. L’importante è questo. La gente potrebbe pensarlo sì, ma se me lo chiedessero, saprei cosa rispondere”.

“Le polemiche che sono arrivate per il tuo film precedente, Pretty Baby, hanno forse influito nella tua scelta di non volerle fare?”

“Non credo sia stata quella la ragione principale. All’epoca ero più piccola, avevo 11 anni. Adesso sono più grande e semplicemente non le ho voluto fare.”

Fu amore tra Christopher Atkins e Brooke Shields

La chimica tra i due protagonisti era fondamentale per la riuscita del film. Pensate che per far sì che ciò avvenisse, il regista Randal Kleiser ebbe l’idea di far mettere una foto di Brooke Shields sopra il letto di Christopher Atkins, cosicché lui si sentisse ogni giorno più vicino a lei. La cosa funzionò… anche troppo: Atkins si innamorò per davvero della sua collega. Ecco cosa ha raccontato l’attore in un‘intervista:

“Il regista voleva che fossimo attratti l’uno dall’altra. Ha attaccato una sua foto sopra la mia cuccetta sulla barca quando sono arrivato lì, proprio perché potessi iniziare ad essere attratto da lei”. “Mi disse: ‘Se sei veramente innamorato, si vedrà anche nel film’.

“Brooke ed io abbiamo avuto una breve storia romantica proprio all’inizio del film, molto innocente. È stato bellissimo. Eravamo molto, molto amici, mettiamola così!”.

Nonostante il loro iniziale attaccamento, non fu sempre rose e fiori tra i due. Come racconta sempre Atkins, si sono ritrovati spesso a bisticciare sul set: “Brooke si stancò di me. Pensava che prendessi la recitazione troppo sul serio. Io cercavo sempre di entrare nell’atmosfera, mentre lei se la svignava per scherzare con la troupe”. Eppure, alla fine il regista capitalizzò persino su questo, usando la vera tensione nata tra di loro per alimentare le scene dove i due personaggi litigavano anche nel film.