L’allenatore nel pallone è un film commedia italiano del 1984 diretto da Sergio Martino e ambientato nel mondo del calcio italiano degli anni ottanta. Nel cast troviamo Lino Banfi, che interpreta l’allenatore di calcio Oronzo Canà, Camillo Milli scomparso da poco e il duo comico Gigi e Andrea.Il film è diventato un cult italiano e per gli appassionati di calcio, grazie anche alle numerose comparse di reali protagonisti del campionato italiano di calcio degli anni ottanta, come giocatori, allenatori, commentatori e giornalisti sportivi.

TRAMA

Oronzo Canà è un mediocre allenatore di calcio pugliese, con diverse esperienze in società di Serie B come Cavese, Foggia, Parma, Pescara e Sambenedettese. Il grande desiderio di Canà è di riuscire ad allenare in Serie A prima di ritirarsi, ed il suo idolo è Nils Liedholm, del quale imita la postura e l’espressione ed ammira la freddezza, la flemma e le capacità tattiche. La grande occasione arriva quando il Commendator Borlotti, presidente della Società Sportiva Longobarda, lo ingaggia per guidare la sua squadra, neopromossa nella massima serie. Dopo la presentazione alla stampa del nuovo allenatore e le promesse di una grande campagna acquisti, il presidente e il nuovo allenatore Canà si recano a Milanofiori, dove hanno luogo le contrattazioni del calciomercato.

URS ALTHAUS: “LA SCENA IN ALBERGO DOVEVA ESSERE TRISTE ALL’INIZIO…”

Urs Althaus che interpretava Aristoteles, ha raccontato nel libro “Siamo tutti allenatori nel pallone” di Marco Ercole alcuni aneddoti riguardanti la realizzazione del film tra cui sopratutto quella dove Lino Banfi canta l’iconica canzone “Ari Ari”e il momento in cui è andato più in sintonia con Banfi:

«Sicuramente la scena in hotel, quello in cui dovevo piangere la nostalgia di casa. Lui venne da me la mattina e mi disse: “Senti Urs ti prego, questa scena per me è molto importante. Noi abbiamo fatto tutto in modo comico, ma questa la voglio veramente triste, mi aspetto una di una recitazione vera, stile Hollywood“. Così abbiamo iniziato a girare, anche se il primo momento è stato un po’ confuso visto che lui ha detto stavolta non è una scena comica, ma poi si presentò con quella cuffia in testa. Il risultato finale però fu più che soddisfacente, penso che quella scena sia stata davvero molto bella. Tante persone grandi mi hanno detto che quella è la loro parte preferita del film»