Come tutti sappiamo, Lino Banfi è stato censurato per la sua frase “Porca Puttena” nello spot Tim. In un’intervista a Chi, l’attore pugliese ha sfogato tutto il suo malessere: 

“Non capisco queste polemiche sull’espressione “porca pu..ena” nel mio spot pubblicitario: quell’espressione è un gioco, fa ridere, per noi pugliesi è come ‘ostrega’ per un veneto, non c’è volgarità”.

L’attore continua dicendo che ha fatto molta beneficienza:

“Prima del lockdow nella mia orecchietteria a Roma – l’Orecchietteria Banfi, che gestisce con i familiari – avevo una scorta di 400 confezioni di sugo ‘Porcapu..ena’, che rischiavano di scadere se non avessimo riaperto in tempo. Allora ho pensato di metterli a disposizione di chi non aveva da mangiare: ho fatto arrivare da Barletta un gran quantitativo di orecchiette, tramite un amico prete della Caritas ho contattato l’elemosiniere del Papa e a lui ho spiegato il progetto di offrire 2.000 piatti di pasta con il mio sugo a chi aveva bisogno. Prima però l’ho avvisato: ‘Eminenza, guardi che questo ha un nome un po’ piccante…’. Se lo è fatto dire e si è fatto una bella risata… E alla fine abbiamo sfamato tante persone”.