Intervistata da “Il Corriere della Sera”, Loretta Goggi ha raccontato i suoi esordi in tv, quando a dominare la scena era Raffaella Carrà, considerata anche un’icona di stile a quei tempi. Nonostante questo la Goggi ha sempre pensato di avere altro da offrire, di essere diversa:

“A quei tempi Raffaella era il simbolo del sex appeal. Io avevo vent’anni: in Rai ci si chiedeva come si potesse far fare Canzonissima “a una patata lessa” come me. Eppure sentivo che la mia strada non era quella delle altre: ho scelto anche di non indossare mai piume e paillettes, per dire, ma gli abiti di una donna vera. Volevo essere la Monica Vitti della tv”.

Eppure nonostante la sua “diversità”, Loretta Goggi è riuscita a ritagliarsi un posto di rilievo nella televisione e anche nel cinema. La sua versatilità le ha permesso di toccare vette molto alte nella sua carriera e attraverso le imitazione ad essere considerata anche per ruoli comici:

“Non sempre è stato semplice far capire le mie battaglie. Nei miei esordi da attrice mi davano la parte della buona, della malata, dell’orfana…Quando, con le imitazioni, ho scoperto che sapevo far ridere, è stata una vittoria”. 

Senza dimenticare la conduzione di Sanremo, nel 1986, in un tempo in cui difficilmente le donne potessero avere un ruolo così importante e diventando la prima donna ad averlo condotto:

“Quando ho presentato Sanremo si diceva che una donna non poteva avere in mano una cosa del genere. Non lo accettavo”

E aveva ragione lei. Negli ultimi anni ha riscoperto un nuovo ruolo importante per la sua carriera, quello di giudice a “Tale e Quale show”, il programma condotto da Carlo Conti in cui tornerà a Settembre.