In un intervista al “Corriere della Sera”, Alice Pavarotti, figlia del grande tenore Luciano Pavarotti e Nicoletta Mantovan, racconta il suo rapporto con papà Luciano che, seppur non sia presente fisicamente, sente sempre accanto a sè:

“Quando è mancato avevo quattro anni. Ho ricordi bellissimi e precisi e sono legati alla quotidianità: banalissimi pranzi o cene in famiglia, tanto affetto da entrambi i miei genitori, loro che mi tengono in braccio o noi che giochiamo. E poi le vacanze, per esempio quando andavamo alle Barbados, queste spiagge e tramonti spettacolari, e sempre, ancora, tanti momenti semplici e bellissimi”.

Alice, che ha compiuto 18 anni, ed ha vissuto l’emozione di condurre il concerto per il 14° anniversario della scomparsa del padre insieme a Nek, pensa di somigliare molto a big Pavarotti:

“Da lui ho preso la determinazione e la testardaggine. Per quanto riguarda l’aspetto, invece, penso di essere un bel mix tra loro, anche se probabilmente assomiglio di più a mio padre.”

La Casa Museo di Santa Maria Mugnano nel Modenese è il luogo in cui Alice sente più vicino il padre, luogo in cui si è tenuto il concerto, come ha lei stesso confessato:

“Sicuramente è il posto che me lo fa sentire più vicino. I momenti più emozionanti sono stati l’apertura, quando mi sono trovata il pubblico davanti: alle prove c’erano solo le sedie! E poi la chiusura, quando sul palco sono saliti tutti gli artisti. È stata una serata emozionante. Ci tenevo a viverla in modo diverso rispetto agli altri anni. Non più solo da spettatrice: desideravo esserne parte. Di papà ho preso il carattere, per l’aspetto penso di essere un bel mix tra loro, anche se probabilmente assomiglio di più a mio padre”.