Il 19 settembre Mara Venier tornerà, per la 13esima volta, al timone della trasmissione domenicale di Rai 1, “Domenica In”. Alle soglie di questo nuovo debutto la conduttrice, in un’intervista al “Corriere della Sera”, traccia un bilancio di questi anni e annuncia:

“Lo so, non ci crede nessuno, ma penso davvero che questa sarà la mia ultima Domenica In. Questo programma mi ha dato l’affetto del pubblico. Ho iniziato a essere conosciuta come l’amica, la vicina di casa, la zia. Ma mi ha tolto molto nel privato: il lavoro mi assorbiva e ho sottratto troppo tempo al resto. Penso che lavorare a Domenica In abbia influito anche nella fine di un amore, quello con Renzo Arbore. Sono errori che non ripeterei più”.

Zia Mara racconta quella volta che si trovò coinvolta nella conduzione di Domenica In e di come sia stato proprio Arbore a convincerla ad accettare:

“Dovevo condurre un giochino nell’edizione con Luca Giurato, che però aveva capito di volersi solo occupare di inchieste, Monica Vitti che voleva parlare solo di cinema e don Mazzi, che voleva fare solo il sociale. Serviva chi tenesse insieme tutto e mi sono ritrovata a condurre, quattro giorni prima della partenza. Un giorno, mentre eravamo in cucina, Renzo mi ha guardata: avevo dei jeans, una maglietta, ero scalza e con i capelli raccolti. Mi ha detto: ‘Tu devi fare Domenica In così, mostrandoti come sei nella quotidianità. Se ci riesci è fatta’. È stato il suo unico consiglio.”

E poi l’orgoglio di uguagliare il numero di edizioni condotte da Pippo Baudo:

“Arrivo a pareggiare con il grande Pippo (Baudo, ndr.). Mi sembra incredibile: non pensavo di tornare in Rai e ho vissuto l’essere richiamata come una rivincita. Ma credevo di togliermi un sassolino dalla scarpa e poi fare altro. Invece, come dice Vasco, sono ancora qua.”