Hulk ed altri (in)successi

Quando pensiamo ad un supereroe Marvel in carne ed ossa degli anni ’80 non possiamo non pensare ad Hulk e al suo telefilm. La serie televisiva sull’Incredibile Hulk venne trasmessa con successo anche in Italia a partire dagli anni ottanta, e venne interpretata da Bill Bixby nella parte dello scienziato e medico David Banner e da Lou Ferrigno, noto culturista e Mr. Universo del 1973, nella parte di Hulk.
per un totale di 81 episodi, la serie finì nel 1982 per poi essere seguita da ben tre film conclusivi.

In quegli anni però, fu solamente Hulk (ed un po’ Spiderman) a raggiungere il successo come personaggio Marvel live-action. Tanto da spingere vari produttori televisivi e non, a provare a lanciare nuovi supereroi con le loro puntate pilota o film dedicati, sperando di poter replicare il successo di Hulk. Realizzarono un atroce filmtv su Doctor Strange, ed un paio sempre bruttarelli su Capitan America. Ma non finisce qui, perché proprio come adesso dove l’industria cinematografica sembri sopravvivere solo grazie agli eroi Marvel e alle loro unioni e riunioni nei corrispettivi film, anche nel passato ma sul piccolo schermo, provarono a mettere in scena questa formula. Il pubblico però non era pronto, era l’epoca dove chi leggeva troppi fumetti era da prendere e buttare nel cassonetto fuori scuola.

Thor

Come vi dicevamo prima, la serie di Hulk si concluse con 3 film. In questo primo film chiamato La rivincita dell’incredibile Hulk, vediamo fare un’apparizione di tutto rispetto: il mitico Thor (pure se con notevoli differenze rispetto al fumetto). In televisione negli anni ’90, il film è stato presentato su Italia 1 con un diverso doppiaggio e un diverso titolo: Thor e Hulk – Gli invincibili. In questo film Thor non è un dio né il figlio di Odino ma un principe guerriero vichingo che fu condannato da Odino a vivere in uno stato catatonico di morto vivente finché non si riscatterà dalla sua vita di arroganza e della sua voglia di amare le guerre. Così come Hulk, anche l’aspetto di Thor è fondamentalmente diverso dai fumetti, poiché anziché indossare un elaborato e sgargiante costume giallo-blu con mantello rosso indossa un’armatura grigia con pantaloni marroni, più simile agli indumenti norvegesi. Il personaggio di Donald Blake, anziché essere la forma umana di Thor, è un normale individuo separato che si ritrova legato a Thor come suo custode giacché lo ha risvegliato dal suo riposo. Lo spirito di Thor è legato al martello-ascia e Blake lo invoca gridando «Odino!!!» mentre nel fumetto è Blake stesso a trasformarsi in Thor battendo il martello a terra senza pronunciare alcuna frase.

Questa sua apparizione serviva a lanciare la sua serie, cosa che non avvenne. Passiamo avanti.

Daredevil

Un anno dopo, nel 1989, arriva così Processo all’incredibile Hulk, il secondo capitolo. Questa volta, come è successo con Thor nel primo film della trilogia, anche qui compare un altro famoso supereroe della Marvel, Daredevil, interpretato da Rex Smith. Avete capito bene: questo episodio avrebbe dovuto introdurre il personaggio di Daredevil sul piccolo schermo in previsione di una relativa serie, che invece non fu mai realizzata. Manco questa. A differenza del fumetto, Daredevil appare come un ninja vestito di nero che, nel pieno della battaglia finale, dichiara apertamente la propria cecità. Questi due elementi della storia hanno suscitato lo sdegno di Stan Lee, autore di Hulk e Devil che, comunque, partecipa al film come membro della giuria, dando luogo al suo primo cameo in un film sui supereroi.

C’è anche Kingping, ma qui ha barba, capelli, non uccide mai personalmente e non combatte in nessuna scena. C’è solo il nome praticamente.

Il terzo film

E nel terzo film? Sarebbe dovuta apparire She-Hulk, ma l’idea venne accantonata. Avrebbero dovuto realizzare anche il quarto con Spiderman ma Bixby morì prematuramente. In conclusione, tralasciando il flop che non portò a nessuno spin-off, quel genio di Stan Lee provò quindi a far interagire le sue creazioni tra di loro, con vent’anni d’anticipo su tutti, ma i tempi non erano maturi. Mettendosi nei suoi panni però, la soddisfazione di aver lasciato un mondo completamente rapito proprio da questa formula, deve essere stata grandissima. Vi mettiamo qui sotto la nostra diretta su YouTube legata a questo argomento, dove ne parliamo meglio, con tante altre chicche ed atrocità: