Il film

Mezzo destro mezzo sinistro – 2 calciatori senza pallone è un film del 1985 diretto da Sergio Martino. Protagoniti del film sono Gigi Sammarchi e Andrea Roncato.

La trama

Andrea Margheritoni è un vecchio asso del calcio italiano ora in gioco nel campionato statunitense. Pochi secondi dopo l’inizio di una partita, si fa espellere volutamente per andare a letto con la moglie dell’arbitro, ma viene scoperto e picchiato. A causa dell’accaduto, Andrea si trova costretto a tornare anzitempo in Italia, dove, con l’aiuto del calciatore anche egli a fine carriera e suo vecchio amico Gigi Cesarini, cerca di farsi ingaggiare dalla Marchigiana, una squattrinata squadra neo-promossa in serie A a caccia di giocatori validi.

Nonostante rischi di far affogare l’avarissimo presidente rimasto in panne col proprio yacht in uno strampalato tentativo di salvataggio, Andrea viene ingaggiato insieme a Felipe Gonçales, un improbabile brasilianoparticolarmente attento alle clausole contrattuali (“esto no es contemplão in mio contratto” è la sua frase ricorrente) e al danese Kèkkonen (il cui cognome palesa la sua omosessualità).

In campionato la squadra è un disastro, fatica ad assimilare gli schemi dell’allenatore Coligno, con gli allenamenti a ritmo di musica sinfonica, ed il rendimento di Andrea è scarso, dovendo impiegare tutte le proprie energie nella relazione con la focosa Mirtilla, la titolare della ditta sponsor della squadra. Margheritoni segna in modo bizzarro il gol che vale la prima vittoria in campionato a Firenze, ma alla fine del girone di andata, con la squadra inchiodata all’ultimo posto con soli 7 punti, arriva l’inevitabile esonero di Coligno, rimpiazzato dal severissimo allenatore argentino Fulgencio.

Alla sua prima partita, Fulgencio ottiene un insperato pareggio contro il temibile Napoli di Diego Armando Maradonae di Bruno Giordano. L’allenatore argentino decide di portare la squadra in ritiro in un santuario da dove è impossibile scappare. Gigi e Andrea tentano la fuga ma, scoperti da Fulgencio, vengono sbattuti in panchina e detronizzati da Carlo Vacca, un giovane attaccante della formazione Primavera che si rivela un fortissimo cannoniere…

Oronzo Canà

Nell’iniziale stesura del copione, era contemplata la presenza di Lino Banfi; questi avrebbe dovuto rivestire nuovamente il personaggio di Oronzo Canà, protagonista del precedente film L’allenatore nel pallone sempre diretto da Sergio Martino: in questa occasione il folkloristico allenatore pugliese sarebbe dovuto subentrare a stagione in corso per risollevare le sorti della squadra, rendendo di fatto Mezzo destro mezzo sinistro una sorta di spin-off/sequel del precedente film di Martino.

La partecipazione di Banfi, però, saltò per alcuni motivi sconosciuti e il film venne quindi modificato. Ne L’allenatore nel pallone 2 vi è comunque una sorta di fusione dei primi due film calcistici di Martino, infatti la squadra con cui la nuova Longobarda dovrà contendersi la permanenza in serie A all’ultima giornata sarà proprio la Marchigiana.

Altro

Il film è stato girato in gran parte a San Benedetto del Tronto nelle location del mare, del porto e dello Stadio Riviera delle Palme. Le scene iniziali, nelle quali la Russinova gira tra gli ombrelloni alla ricerca di stelle del calcio, è stata girata sulla spiaggia sambenedettese, mentre il dialogo tra Coligno e Beccaceci sulla lista di giocatori da acquistare avviene tra le banchine del porto della città marchigiana, precisamente a ridosso dell’ingresso del Circolo Nautico cittadino.

Il tema musicale principale del film è un reprise del tema originale per il film Bomber con Bud Spencer, scritto dai fratelli De Angelis (conosciuti anche come Oliver Onions). T

Durante la scena che mostra la striscia di risultati negativi della Marchigiana è possibile ascoltare il brano principale del film L’allenatore nel pallone.

Nel film si parla di una partita di Coppa Mitropa che si disputa in Germania, ma in realtà a questo torneo non hanno mai partecipato squadre tedesche. Inoltre è facile notare che le maglie della Marchigiana sono le stesse adottate dalla Longobarda, con il nuovo sponsor cucito sopra il precedente. Oltre alle somiglianze tra la Marchigiana e l’Ascoli

Le scene girate allo Stadio Cino e Lillo Del Duca, la conterraneità, e un sanguigno presidente (chiaro riferimento al patron Costantino Rozzi), il film fa anche una “predizione”: lo stesso Ascoli, infatti, avrebbe vinto la Coppa Mitropa nel 1987.

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