Mezzo destro mezzo sinistro – 2 calciatori senza pallone è un film del 1985 diretto da Sergio Martino. Nel cast del film troviamo Gigi Sammarchi, Andrea Roncato, Pino Insegno. Una delle commedie più amate degli anni 80, segue il filone calcistico iniziato da L’Allenatore nel Pallone e Cotechinho. Per alcuni è addirittura il sequel del primo ma, essendo molto simile nelle maglie e nella regia, non ha nulla in comune anche se Lino Banfi avrebbe dovuto tornare nel ruolo di Oronzo Canà. 

(Clicca qui per leggere tutte le curiosità sul film)

Il vero protagonista è Margheritoni, calciatore verso il ritiro agonistico che va negli Stati Uniti per concludere gli ultimi anni di carriera. Pochi mesi fa abbiamo sentito Andrea Roncato e gli abbiamo chiesto alcune delucidazioni sul personaggio e sulla realizzazione. Ecco cosa ci ha detto:

Parliamo di un altro tuo film “Mezzo destro mezzo sinistro”. Giocavi veramente a calcio?

“Io ero un giocatore di pallacanestro. C’eravamo conosciuti con Gigi in parrocchia. C’era una squadra che faceva i tornei di basket fra le parrocchie e giocavamo per tre, quattro ore ogni giorno all’oratorio. Nel nostro campo facevamo canestro ad occhi chiusi, sdraiati per terra, tirando la palla senza guardare. Eravamo fortissimi e infatti nel torneo eravamo sempre fra i primi. Abbiamo giocato per anni… Io allora facevo molta atletica, quindi anche se sono 1.82 mi attaccavo al ferro, avevo molta elevazione, ero uno che da metà campo se tiravo andava dentro. Quando abbiamo fatto ‘Don Tonino’ ci sono dei finali dove giocavamo proprio a basket, in ricordo dei nostri tempi. A calcio ci giocavo così, quando c’erano le partite ma non mi è mai piaciuto tanto come il 98% degli italiani. Quando giocavo a pallone tenevo abbastanza a livello di corsa, però non ero un grande giocatore. C’erano poche cose da fare, facevo gol con il sedere o qualche finta che risultava comica. Mi ricordo che c’erano anche due o tre dribbling fatti bene nel film, questo perché allora c’era Pino Insegno che giocava nei giovani della Roma: erano le gambe sue a fare quei dribbling“.

Come hai impostato il personaggio di Margheritoni?

“Allora c’era un giocatore italiano, che era andato a giocare in America e ci eravamo riferiti un po’ a lui. Chinaglia

(Cliccate qui per l’intervista completa)