Il film

Mia moglie è una bestia è un film del 1988 diretto da Castellano e Pipolo, con Massimo Boldi e Eva Grimaldi protagonisti. Il titolo iniziale del film era Gelato di donna, poi cambiato in seguito durante le riprese.

La trama

Gianni è un pubblicitario milanese a corto di idee che va in montagna a sciare, presso Cervinia, sotto rigido consiglio della fidanzata, nel tentativo di incoraggiarlo a sfuggire all’esaurimento nervoso che lo sta affliggendo ultimamente e che gli provoca anche delle allucinazioni. Durante un’escursione fuori pista si ritrova all’interno di una caverna dove scopre ibernata una giovane e bellissima donna preistorica, da cui rimane subito attratto. La cavernicola, all’insaputa dell’uomo, si nasconde nella sua macchina e, pertanto, arriva a Milano. Dopo varie disavventure e incomprensioni, trionfa l’amore tra Gianni e Huc, ora affermata donna moderna.

L’intervista di Pipolo

Attraverso un’intervista trovata di Pipolo realizzata anni dopo, abbiamo potuto scoprire un po’ di curiosità sul film. Vi riportiamo le parti più interessanti:

Boldi ci ha sempre divertito e colpito. Massimo è un attore molto pauroso per le scene di movimento: se si fa una scena nell’acqua ha paura di prendere la polmonite, se l’acqua è calda ha paura di scivolare e cadere, se gli dici che è tutto sicuro ha paura che arrivi un barracuda. Infatti per le scene dove lui sta vicino agli animali abbiamo dovuto utilizzare un effetto ottico: dove abbiamo girato c’era un fosso enorme che serviva per tenere lontano gli animali, e così abbiamo messo Boldi da una parte e gli animali dall’altra. Nel film non si vede la fossa che li divide, e per un gioco di profondità sembrano vicini. Una delle scene che ci è piaciuta di più realizzare è stata l’interrogatorio dello psichiatra, venuta incredibilmente bene grazie al lavoro dei due attori. Le scene di montagna sono state girate a Cortina a febbraio, faceva un freddo enorme e molti della troupe non riuscirono a rimanere sul set.”