Dopo aver salutato Jean-Luc Godard nella giornata di ieri, il mondo del cinema ha subito un’altra importante perdita. Si tratta di Irene Papas, attrice greca celebre all’estero e in Italia, dove era stata diretta da alcuni dei più importanti registi, da Mario Monicelli a Francesco Rosi e Mauro Bolognini.

Nel 2018 venne annunciato pubblicamente che Papas soffriva del morbo di Alzheimer da cinque anni. Da quel momento l’attrice si ritirò completamente dalle scene. Si è spenta nella sua casa a Chiliomodi, un piccolo paese del Peloponneso, a circa 20 chilometri da Corinto, all’età di 96 anni.

La Papas cominciò la sua carriera nella natia Grecia, appassionandosi soprattutto di teatro. Divenne però famosa nei primi anni Cinquanta, dopo che arrivò in Italia: nel 1953 recitò insieme a Gina Lollobrigida in Le infedeli di Mario Monicelli e in Una di quelle, un film di Aldo Fabrizi con Totò; nel 1954 recitò con Sophia Loren in Attila di Pietro Francisi.

Dopo l’Italia, Papas andò anche a Hollywood, e divenne ancora più famosa di quanto già lo fosse soprattutto grazie a Zorba il greco, il film del 1964 di Michael Cacoyannis, basato sull’omonimo romanzo di Nikos Kazantzakis.  Negli anni Sessanta Papas recitò anche in I cannoni di Navarone e in A ciascuno il suo, un film di Elio Petri con Gian Maria Volonté. Papas interpretò Penelope nello sceneggiato tv Odissea, del 1967, e nel 1969 recitò in Z – L’orgia del potere. 

Irene Papas raccontò anni fa la sua relazione con Marlon Brando:“Non ho mai amato un uomo come ho amato Marlon. Era la grande passione della mia vita, in assoluto l’uomo a cui tenevo di più, e anche quello che stimavo di più, due cose che in genere sono difficili da conciliare”.