È morto a 83 anni il regista e sceneggiatore italiano Ruggero Deodato, soprannominato dalla stampa “Monsieur Cannibal” per via dei suoi film più famosi: Ultimo mondo cannibale del 1977 e soprattutto Cannibal Holocaust, del 1980. Nato a Potenza, iniziò la sua carriera nel cinema con commedie e polizieschi, ma si affermò soprattutto come regista di film horror.

Cannibal Holocaust raccontava della spedizione di un gruppo di antropologi nell’Amazzonia brasiliana, per documentare le abitudini di una popolazione che praticava il cannibalismo. Per l’epoca – ma in realtà anche per gli standard di oggi – il film era estremamente violento e perfino raccapricciante, e provocò numerose controversie e tentativi di censura. Diventò però anche per questo molto noto a livello internazionale e oggetto di culto di moltissimi appassionati. Il modo in cui Deodato scelse di rappresentare la violenza diventò anche un riferimento per grandi registi che vennero dopo, tra cui Quentin Tarantino. Cannibal Holocaust è pensato come un finto documentario e per questo Deodato viene considerato anche uno degli ideatori del genere “mockumentary”, che più di recente ha avuto molto seguito. E negli anni Novanta ha diretto anche una popolarissima serie tv: “I Ragazzi del muretto“.