Hidetoshi Nakata è stato un grande centrocampista, tra i più talentuosi calciatori asiatici di tutti i tempi. Con la maglia della Roma, nella stagione 2000-2001 contribuì alla vittoria scudetto della squadra guidata da Capello e ora, a distanza di quasi quindici anni dal suo ritiro, si è raccontato in un’intervista a Sportweek de “La Gazzetta dello Sport”. Dopo il calcio ha scelto di viaggiare: ora non ha una dimora fissa, usa un vecchio telefono e sta lontano dai social: “Volevo cambiare vita, era diventato un business per gli altri”

Aveva smarrito la passione, l’ha ritrovata in giro per il mondo, racconta a Sportweek: “Sono tornato a casa perché mi sono accorto di conoscere poco le mie origini”. Oggi Nakata ha cambiato davvero vita, allontanandosi completamente dal calcio. A quarantaquattro anni è il CEO di Japan Craft Sake Company, azienda che commercializza sakè, bevanda ottenuta dalla fermentazione alcolica del riso. Ha creato anche una app, Sakenomy, che aiuta a scegliere cosa bere.

Quel gol alla Juve nel 2001…

Nonostante oggi conduca una vita del tutto diversa, Nakata ha ancora vividi certi ricordi legati alla sua carriera calcistica. Come quel 6 maggio 2001 al Delle Alpi contro la Juve, dove segnò il gol che riaprì la partita, con la Roma sotto di due gol a zero. L’ingresso del giapponese al posto di Totti diede a nuova linfa alla squadra che grazie ad un suo tiro dal limite dell’area, fulmina Van der Sar con un destro che si insacca proprio sotto l’incrocio dei pali.

“Fino al giorno prima sarei dovuto andare in tribuna per la regola degli extracomunitari. Anche se ci fosse stata una chance, non credevo di entrare. Giocava Totti, potevo aiutare solo in caso di svantaggio”. Profezia avverata. Sul 2-0 per i bianconeri, Capello lo guarda: “Adesso entri tu”. Fuori il capitano, dentro il giapponese. “Dalla panchina vedevo Tacchinardi arretrare a ogni azione. Lo punto e faccio partire il destro. Gol”. Ci pensò poi Vincenzo Montella a segnare il gol del pareggio.

La fuga con il Vigile dopo lo scudetto

Nella sua autobiografia Un Capitano, Francesco Totti ha raccontato che durante la festa per la vittoria dello scudetto, Nakata era in un angolo a leggere: “Può essere – ricorda sorridendo l’ex calciatore – la festa continuava tra abbracci, balli e canti ma dopo un po’ volevo tornare a casa. Nel tunnel dell’Olimpico trovai un Vigile del Fuoco e gli proposi uno scambio. La mia maglietta per un passaggio. Accettò e attraversammo Roma a sirene spiegate”.