Each time you break my heeeeart ♫

Tra le icone musicali degli anni ’80 c’era anche lui, Nick Kamen, vero e proprio idolo di milioni di adolescenti nonché presenza fissa nei poster di tantissime camerette. Il bel Nick è stato attivo dal 1986 al 1993 circa, ma da lì decise di ritirarsi a vita privata e non ne abbiamo praticamente mai più sentito parlare. Che fine ha fatto? Com’è oggi? Scopriamolo.

La carriera

Nick Kamen, il cui vero nome è Ivor Neville Kamen, nasce ad Harlow nell’Essex, vicino Londra, il 15 aprile del 1962.

Fin da piccolo sviluppa una forte passione per la musica, amata anche in famiglia, soprattutto dal fratello maggiore (diventato un bravissimo chitarrista). In seguito alla scomparsa del padre, Nick, ancora adolescente, decide di interrompere gli studi prima del liceo e di iniziare la sua attività di modello, che lo porterà, alla giovane età di 17 anni, a trasferirsi a New York. L’impegno con il mondo della moda non lo distoglie però da quella che è la sua vera passione: la musica.

Il boom: dallo spot della Levi’s all’interesse di Madonna

La celebrità arriva nel 1985 con uno spot televisivo che Nick gira per una nota casa di jeans: la Levi’s. Trenta secondi di pubblicità che gli sono bastati per cambiargli la vita. Nel video, pubblicità per i jeans Levi’s 501, Nick entrava in una lavanderia, si toglieva maglietta e i jeans e restava tranquillamente in boxer a leggere il giornale, sotto lo sguardo ammaliato di tutti i presenti, donne e uomini compresi.

La sua notorietà cresce di giorno in giorno, il suo viso fa il giro del mondo, tanto da catturare l’attenzione di Madonna, la quale ne intuì  subito le potenzialità sia canore che di immagine e, insieme al produttore Stephen Bray, nel 1986 decise di produrgli un singolo scritto da lei stessa, Each Time You Break My Heart.

Il successo del brano fu portentoso: quinto posto nella classifica britannica e tra le prime dieci posizioni nelle principali classifiche di quasi tutti i paesi europei. Una versione remixata da Shep Pettibone entrò anche nelle classifiche di Stati Uniti e Canada.

 

 

Nel 1987 vide la luce il suo primo album, intitolato semplicemente Nick Kamen. Il disco fu caratterizzato da cover di grandi artisti del soul e del blues, tra le quali spiccano Win Your Love, brano inciso da Sam Cooke nel 1958, e Loving You Is Sweeter Than Ever. Il disco lo consacrò quale icona della musica pop di quel periodo.

Nick comincia a fare breccia nel cuore di migliaia di adolescenti, sfruttando il suo bellissimo aspetto fisico. Inoltre, in svariate occasioni sfoggiava un look anni Cinquanta alla Elvis Presley e in molte foto promozionali che gli venivano scattate si cercava di evidenziare e accentuare il più possibile la somiglianza fisica e di atteggiamento con il “Re del Rock and Roll”. 

I dischi successivi

A meno di un anno dall’album di debutto, nel 1988, uscì Us, secondo disco realizzato sempre in collaborazione con Madonna e il suo produttore. La stessa signora Ciccone è presente nei cori del singolo Tell Me, che faceva da apripista. Us ottenne un particolare successo in termini di vendite in Italia, dove peraltro i videoclip di Tell Me e Bring Me Your Love venivano passati in continuazione su tutti i canali televisivi e radiofonici per mesi. Kamen era richiestissimo per interviste e apparizioni. Questo fece sì che a fine 1988 Nick pubblicasse solamente per l’Italia il disco di remix Loving You, contenente l’inedito Don’t Hold out e versioni riarrangiate di alcuni successi dei primi due album.

Nel 1989 Kamen incise la canzone Turn It Up per la colonna sonora del film della Walt Disney Tesoro, mi si sono ristretti i ragazzi con Rick Moranis. 

Nel 1990 esce il suo terzo disco, in cui Kamen si mostra con un nuovo look e sonorità molto più mature delle precedenti. Un lavoro che cominciava a mostrare un altro aspetto dell’interprete, che si accentuerà in seguito: quello più profondo, introspettivo e lontano dalle contaminazioni tipiche del pop americaneggiante e spensierato degli anni Ottanta. 

In seguito, dopo una lunga permanenza in America, Nick decide di tornare a Londra, in Inghilterra, ed è proprio qui che nel 1992 nasce il suo ultimo album “Whatever Whenever”, un disco molto riflessivo e maturo, caratterizzato da un sound molto più inglese rispetto ai precedenti. Il successo commerciale si rivelò però modesto e segnò a tutti gli effetti la fine della carriera musicale di Kamen, che dal 1993 in avanti fece perdere in breve tempo le proprie tracce.

Nick Kamen oggi

A inizio anni Duemila il cantante si ritirò a vita privata, dedicandosi soprattutto alla pittura, a exhibit e a produzioni audio e video prevalentemente nello scenario indipendente. La stampa tornò a parlare di lui fra il 1998 e il 2001 per la sua relazione con l’attrice e presentatrice televisiva Amanda De Cadenet per la quale si spostava da Londra a Los Angeles. Riebbe poi notorietà verso il pubblico nel 2002 quando fu messo in copertina dalla rivista di moda Vogue, e nel 2003 quando la boyband svedese A*Teens pubblicò una propria versione di I Promised Myself riportando il brano al primo posto delle classifiche svedesi. Nello stesso anno affrontò il lutto per la morte di suo fratello minore, Barry.

A settembre 2018 ha dichiarato tramite Instagram di essere in cura per un tumore, ma non abbiamo notizie sulle sue attuali condizioni di salute. 

 

 

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