A dieci anni dall’ultimo album prima dello scioglimento del duo, le sorelle Iezzi tornano con Per sempre. In una recente intervista a Il Messaggero le cantanti hanno raccontato la realizzazione, ecco un estratto:

«Abbiamo sofferto il fatto di essere snobbate da un certo tipo di intellighenzia, musicale e no. Ci trattavano come ragazzine che facevano roba di Serie B. A distanza di tempo, abbiamo fatto pace anche con quella parte della critica: ti stimolava. Oggi che è così accomodante nei confronti degli artisti di successo, la rimpiangiamo»

Era il 1997 e avevate vent’anni: eravate coscienti di quello che stava succedendo? 

«No. Fu come entrare in un turbine: il tour da coriste degli 883, il primo disco Ci chiamano bambine, l’apertura del concerto di Michael Jackson a San Siro, i Festival di Sanremo. Ad un certo punto ci ribellammo».

Come? 

«Nel ’98 ce ne andammo in Irlanda. Lì scrivemmo l’album Giornata storica».

Com’è stato ricantare con Pezzali “Amici come prima”?

«Come chiudere un cerchio. Max c’è sempre stato, come Jovanotti (con lui hanno reinciso Hey, ndr). È stato fondamentale anche nella reunion, quando l’estate scorsa ci ha invitate ai suoi live a San Siro».

FONTE IL MESSAGGERO