Piccolo grande amore è un film del 1993 diretto da Carlo Vanzina con protagonisti Raoul Bova, Barbara Snellenburg, David Warner, Susannah York, Paul Freeman e Catherine Schell.

Il film

La principessa Sofia è una giovane fanciulla, orfana di madre, che sta per spostare il principe Frederich per volere di suo padre: si tratta infatti di un matrimonio senza amore, da cui la ragazza scappa. Si ritrova in un villaggio sardo, dove si fa assumere come barista. Qui conoscerà l’affascinante Marco, istruttore di surf, del quale si innamora. Dopo qualche giorno dall’inizio delle ricerche da parte della sua famiglia, Sofia viene rapita da un gruppo di uomini. Marco la salva, ma le cose si complicano particolarmente quando l’identità dei rapitori viene scoperta.

Raoul Bova in versione sirenetto

Nel libro Carlo & Enrico Vanzina. Artigiani del cinema popolare di Rocco Moccagatta Carlo ed Enrico Vanzina dedicano un capitolo a Piccolo grande amore, raccontando alcuni interessanti retroscena sul cast.

Il film è restato nella memoria di molte spettatrici per l’epifania di Raoul Bova che,  tra il sirenetto e l’Ursula Andress di 007, usciva dall’acqua in una sequenza al rallentatore, quasi a suggerire che era lui, più della dolce principessa interpretata da Barbara Snellenburg, il vero obiettivo del vostro sguardo.

C: Bova aveva appena fatto la fiction tv sui fratelli Abbagnale. C’era la leggenda di questo bellissimo nuotatore dal corpo perfetto del quale tutti parlavano. Un amico dello stilista Valentino interpretava un piccolo ruolo nel film e chiese se si potesse organizzare una proiezione di Piccolo grande amore per l’entourage dello stilista. Quando ci fu quella sequenza, alla maison tutti sono rimasti senza fiato.

Si può dire che fosse anche un aggiornamento di Amarsi un po’ [film del 1984 diretto sempre da Vanzina con protagonisti Claudio Amendola e Tahnee Welch ndr] in versione da export?

C. Si, certo, ma meno radicato nella romanità rispetto a quel film. Qui pensavamo a una confezione più internazionale, per l’estero, non volevamo che fosse più di tanto localizzato, oltre la bellezza turistica degli scorci sardi.

E: C’era anche una locandina d’impatto, con una bellissima foto di Bova che cingeva la sua principessa da dietro con un abbraccio, richiestissima dalle ragazzine dell’epoca.

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