Il film

Nel 1985, la coppia Chris Columbus/Steven Spielberg, già affiatata dopo aver lavorato insieme a I Goonies e Gremlins, entrò  nuovamente in collaborazione nel portare sul grande schermo Piramide di paura (Young Sherlock Holmes il titolo originale), film basato sui personaggi creati da Sir Arthur Conan Doyle e dedicato alla giovinezza di Sherlock Holmes e John Watson.

La regia fu affidata a Barry Levinson (futuro regista di Rain Man e Good Morning, Vietnam), Columbus lavorò alla sceneggiatura, mentre Spielberg come produttore esecutivo con la sua Amblin Entertainment.

Trama

Siamo a Londra nel 1870, in piena epoca vittoriana, e, in un severo college, troviamo i giovani Sherlock Holmes e John Watson: il primo già con una spiccata personalità, intuitivo ed intelligente. particolarmente dotato per la scherma; il secondo impacciato, timido, provinciale nei gusti e nel modo di ragionare. I due ragazzi diventano inseparabili, uniti anche nell’amicizia (amore, nel caso di Sherlock) per la bella Elizabeth, nipote di un professore in pensione e inventore.

Nel frattempo in città accadono alcune morti misteriose. Sir Bentley Bobster e il reverendo Duncan Nesbitt muoiono suicidi in preda ad orride allucinazioni: entrambi sono stati colpiti da piccolissimi aghi, lanciati con una cerbottana egizia, da uno strano individuo incappucciato. L’idea del suicidio non convince Holmes, il quale, insieme a Watson ed Elizabeth, inizia ad indagare.

Tra rivalità e un susseguirsi di morti misteriose, i tre si troveranno in forte pericolo, minacciati da una potente società segreta tra sortilegi e sacrifici umani.

L’idea del film venne a Chris Columbus

Sebbene il film sia basato sui personaggi creati da Sir Arthur Conan Doyle , la storia è originale e scritta da Chris Columbus, che rimase molto colpito dai libri, al punto da voler elaborare una personale origin story su Sherlock. “Ero molto preoccupato di offendere alcuni dei fan più puristi di Holmes“, ha spiegato Columbus, che comunque usò le storie originali di Doyle come sua guida. Della creazione del film, Columbus ha dichiarato:

“La cosa più importante per me era il motivo per cui Holmes divenne così freddo e calcolatore, e perché rimase solo per il resto della sua vita. Ecco perché è così emotivo nel film; da giovane, era dominato dalle emozioni, si è innamorato dell’amore della sua vita e, come risultato di ciò che accade in questo film, diventa la persona che conosciamo.”

L’inconveniente con la neve: Spielberg rimborsò Oxford

La storia è ambientata in pieno inverno, come testimoniano gli abiti pesanti dei protagonisti (sciarpe, cappelli, mantelli) ma soprattutto la neve che vediamo cadere copiosamente dall’inizio del film. Ecco, proprio quella neve fu protagonista di un piccolo inconveniente accaduto sul set. Le scene del college furono girare ad Oxford, ma per rendere l’effetto della coltre bianca venne utilizzata una neve finta. Come ci informa IMDB, quella neve rovinò profondamente il prato di Oxford, a tal punto che Steven Spielberg, da buon produttore, rimborsò interamente l’università per i costi della sostituzione dell’erba.

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