Il film 

Tra i film horror più cult degli anni ’80 c’è sicuramente Poltergeist, film del 1982 scritto da Steven Spielberg e diretto da Tobe Hooper. La storia è quella di alcuni malefici spiriti vendicativi che emergono dai canali televisivi e catturano una ragazzina, Carol Anne (Heather O’Rourke), portandola “dentro” il televisore. Conseguentemente, mettono in subbuglio prima la famiglia e poi l’intera comunità di un complesso residenziale costruito sopra un antico cimitero indiano.

Purtroppo la saga di Poltergeist è segnata da numerosi avvenimenti luttuosi che hanno dato vita alla leggenda della cosiddetta maledizione di Poltergeist. Tra questi c’è la tragica storia della sua attrice protagonista, la piccola Heather O’Rourke, scomparsa a soli 12 anni a seguito di una malattia.

La carriera

Heather O’Rourke fu scoperta nell’estate del 1980 da Steven Spielberg mentre pranzava negli studi della Metro-Goldwyn-Mayer insieme a sua madre e alla sorella maggiore Tammy O’Rourke. Spielberg, che in quel periodo stava preparando il film E.T., stava anche cercando una bambina a cui fare interpretare il ruolo di Carol-Anne Freeling nella sua successiva produzione Poltergeist. All’inizio pensò che la O’Rourke fosse troppo piccola per il ruolo, ma dopo un colloquio e un “test-urlo” la scritturò.

Il successo in Poltergeist la portò immediatamente a lavorare in televisione e nel 1982 e 1983 fece parte del cast della sitcom Happy Days nel ruolo della figlia della ragazza di Fonzie. Tra un’apparizione televisiva e l’altra, fu realizzato Poltergeist II che uscì nel 1986 e ancora una volta una battuta della O’Rourke entrò a far parte della cultura popolare: “Sono tornaaaaati!” (They’re ba-aaack!).

La malattia e la morte 

All’inizio del 1987 la piccola si ammalò di quella che alla fine venne diagnosticata erroneamente come la malattia di Crohn e conseguentemente fu sottoposta a cure mediche durante la lavorazione di Poltergeist III – Ci risiamo. Le riprese principali durarono da aprile a giugno di quell’anno, essendo giugno del 1988 la data prevista per l’uscita del film, e Heather riuscì a terminare la sua parte. 

In realtà O’Rourke soffriva di giardiasi, che restò silente fino alla mattina del 1º febbraio 1988 quando Heather si sentì male e fu trasportata d’urgenza all’ospedale dove fu accertato che aveva sviluppato un’occlusione intestinale acuta. Nonostante la sottoposero ad un’operazione d’urgenza, morì per le complicazioni causate principalmente dallo shock settico risultante dall’occlusione e dalla conseguente sepsi. Aveva 12 anni. 

La MGM decise di girare di nuovo il finale di Poltergeist III nel marzo del 1988 con una controfigura. Il regista del film, Gary Sherman, sostiene che il finale non sia stato rifatto, ma che Heather sarebbe morta “prima che si potesse girare il finale originale”. La sua affermazione risulta comunque essere infondatadato che il film finito fu classificato come “PG” dal MPAA nel novembre del 1987, prima che Heather morisse. Tuttavia, verso la fine dei titoli di coda di Poltergeist III, appare un breve omaggio con scritto: “Questo film è dedicato alla memoria di Heather O’Rourke”.

Heather O’Rourke fu sepolta nelle mura esterne di un mausoleo a Los Angeles. La sua tomba è accanto a quella di Truman Capote, Mel Tormé e Dominique Dunne, che interpretò sua sorella in Poltergeist.