Vincitore dell’Oscar come miglior attore protagonista, il grande Anthony Hopkins mette gli spettatori nella mente disorientata di un papà affetto da demenza senile. The Father è al cinema dal 20 Maggio in V.O e dal 27 Maggio in versione Italiana grazie a Bim Distribuzione.

TRAMA

Anthony (Anthony Hopkins) ha 81 anni. Vive da solo nel suo appartamento londinese e rifiuta tutte le persone che sua figlia Anne (Olivia Colman) cerca di imporgli. Presto però Anne non potrà più andarlo a trovare tutti i giorni: ha preso la decisione di trasferirsi a Parigi con un uomo che ha appena conosciuto. Ma se è così, allora chi è l’estraneo che piomba all’improvviso nel soggiorno della casa di Anthony, sostenendo di essere sposato con Anne da oltre dieci anni? E perché afferma con tanta convinzione che quella dove vive è casa sua e della figlia? Eppure Anthony è sicuro che quello sia il suo appartamento. Smarrito in un labirinto di domande senza risposta, Anthony cerca disperatamente di capire che cosa stia succedendo attorno a lui.

RECENSIONE

Adattamento dalla pluripremiata opera teatrale omonima di Florian Zeller e diretto con mano ferma dallo stesso drammaturgo, The Father è un’opera, debitrice della sua origine teatrale, che immerge lo spettatore in una narrativa frammentata che imita la natura dei ricordi che svaniscono. Il regista tenta qualcosa di molto ambizioso: portarci nella mente disorientata di un uomo che perde i suoi ricordi a causa della demenza. La telecamera diventa un’estensione della sua mente. Volti e luoghi si mescolano e si incontrano in una realtà mutevole. La verità esiste tra ciò che il protagonista ricorda e ciò che ha dimenticato. In un “mondo” in cui la verità oggettiva non esiste, Zeller cancella il dualismo tra confusione e comprensione, livellando l’intero film in un’unica realtà che è quella del protagonista.

Hopkins offre una performance carismatica e feroce, chiamato a trasmettere una vasta gamma di sentimenti ed emozioni, ma anche una morbidezza e un’apertura che raramente abbiamo visto da lui nella sua decennale carriera. E Olivia Colman è perfetta come spalla, in un ruolo che deve costantemente cavalcare le montagne russe emotive del protagonista, ma mantenere, anche, una certa stabilità.

Opera brillante e sobria, The Father, come un puzzle, ci lascia sperare di aver afferrato l’incastro giusto. Ma sarà davvero così? Il tempo che scorre in modo non lineare e il ripetersi di azioni apparentemente quotidiane lascia il pubblico pieno di interrogativi. In testa, una su tutte: quello che abbiamo visto è davvero accaduto?