I Pooh sono stati intervistati da Oggi dove hanno raccontato gli inizi della carriera. Ecco un estratto:

Facciamo un passo indietro, alla gavetta. Che ricordi avete?

Dodi.

«Suonavamo il sabato in Puglia e la domenica in Lombardia e viaggiavamo a bordo di un furgoncino mezzo scassato. Dopo il concerto del sabato sera, ripartivamo all’alba. All’altezza di Vasto iniziavamo a pigiare sull’acceleratore e regolarmente ci fermava la Polizia. Ecco, mi è rimasta l’immagine di noi sulla strada, con un freddo bestiale, che cantiamo Piccola Katy davanti ai poliziotti, per non pagare la multa».

I Pooh ricordano D’Orazio: «Una morte dolorosa. Lo hanno fatto salire in ambulanza per una febbre forte e nessuno lo ha più visto»

Roby.

«Spesso accadeva che gli impresari non ci pagassero e non avevamo i soldi per tornare a casa. A quel punto chiamavano i nostri genitori che ci mandavano un vaglia telegrafico per pagarci la benzina».

Vi hanno mai tirato ortaggi sul palco?

Red.

«Una volta, in teatro, a Rieti, uno spettatore ha tirato un sacchetto di lupini e mi è finito nell’occhio. Ho reagito:“Vieni qui che ti spacco il basso il testa”. Quello è salito sul palco con gli amici. Si è rischiata una rissa da Far West, poi abbiamo fatto pace davanti a una birra».

fonte OGGI