La confessione di Priscilla, che ha parlato alla premiere del nuovo documentario HBO “Elvis Presley: The Searcher”, lo scorso sabato, arriva a pochi mesi dal ritrovamento degli appunti sul “suicidio”, che si ritiene siano stati scritti dallo stesso Elvis. Priscilla ha anche aggiunto che sia lei sia i suoi cari hanno cercato di fare di tutto per aiutarlo, ma non sono riusciti ad allontanarlo dalle droghe, “poiché la sua volontà era forte e la sua influenza preponderante. Nessuno poteva dire a Elvis cosa fare, in molti ci hanno provato e ne sono usciti perdenti”. Lui e Priscilla si erano sposati nel 1967 e avevano avuto una figlia Lisa Marie l’anno seguente. Il divorzio nel 1973.

Priscilla fa risalire l’inizio della dipendenza da droghe del suo ex marito al suo breve periodo nell’esercito degli Stati Uniti. Parlando del suo dispiegamento in Germania, nel settembre del 1958 quando fu assegnato alla Terza Divisione Corazzata di stanza nei pressi di Francoforte Priscilla dice: “Davano droga ai soldati laggiù per tenerli svegli. Dovevano fare delle manovre anche a tarda notte ed è così che ha iniziato, diventando poi dipendente dalla anfetamine per tutta la vita”.A dicembre sono state scoperte due lettere che Elvis al suo amico e al road manager Joe Esposito. Le due note suggeriscono che il cantante fosse depresso: “Sono stufo della mia vita” e “Ho bisogno di un lungo riposo”, scriveva l’icona del rock’n’roll.
Uno degli appunti è datato gennaio 1977, sette mesi prima che morisse. Elvis ammetteva di essere in difficoltà, di non riuscire a disintossicarsi e di non essere “in grado di riprendersi” dall’aver “perso Priscilla”…
Rick Stanley, il fratellastro di Elvis, ha detto a Radar Online: “La nota manoscritta sembra autentica. Per me, è una chiara indicazione del fatto che il suicidio era nella sua mente. “