“Yakuza Zero” è un videogioco della SEGA uscito già nel 2015 in Giappone, mentre qui da noi è arrivato il 24 Gennaio su PS4. Il gioco è un prequel dei precedenti essendo svolto negli anni 80: l’ambientazione regna sovrana. La ricostruzione dell’atmosfera è il punto forte del gioco, musiche, costumi, luci, la vita nella città. Sembra di essere li per davvero anche se in Giappone non ci sei mai andato neanche con i pensieri. Il comparto tecnico non risente del cambio di console anche se a volte si avverte un qualcosa di troppo macchinoso. Come al solito lo stile di combattimento è curato più degli altri regalano ottime sequenze d’azione.

Sul piano narrativo niente da segnalare se non un originalità ed una bravura nel farti coinvolgere da parte degli sceneggiatori che hanno sempre fatto un ottimo lavoro sulla saga “Yakuza”. Diciamo che nel complesso i grandi difetti sono due: è un tipo di genere particolare, molto ma molto nipponico, che se si è abituati ad un impronta più Americana alla “Sleeping Dogs” o “Gta”, deluderà quasi sicuramente. E secondo punto, è che per un gioco del genere, vasto e pieno d’attività, la lingua non può essere un optional. Non è in Italiano. Una cosa del genere si poteva accettare ai tempi della ps2, ma adesso uccide il mercato del gioco in questione. Siamo circa sulle 40 ore di gioco (solo per la storia principale), e questo è solo che un bene vista la narrazione avvincente, ma una buona parte di queste sono cutscene (comunque giustificate sempre per la sceneggiatura). Quindi, per chiudere, “Yakuza Zero” può regalare un esperienza meravigliosa, ma solo se si è operativi su due fronti: le dinamiche videoludiche Giapponesi, e la lingua Inglese su tutto il gioco. Di conseguenza, stra – consigliato ai fan della saga.

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