Robert De Niro è finito in tribunale per difendersi dalle accuse di una sua ex assistente che lo ha citato in giudizio per discriminazione di genere.  La donna, Graham Chase Robinson, che ha lavorato per la star di Hollywood dal 2008 al 2019, ha dichiarato, come riporta Deadline.com:

“Mi sottopagava, faceva commenti sessisti e mi assegnava compiti stereotipicamente femminili. Non solo ha fatto battute sessuali in mia presenza ma uno dei miei compiti come assistente personale era quello di grattargli la schiena”

Stando ancora alle accuse dell’ex assistente di De Niro, la Chase sarebbe dovuta essere reperibile ad ogni ora del giorno, avrebbe dovuto tenerlo informato sui suoi spostamenti, anche in quelli del fine settimana. La donna chiede all’attore 12 milioni di dollari per “danni emotivi e alla sua reputazione” ma la società di De Niro, Canal Production ne vorrebbe a sua volta chiesti sei, avendo la donna “trasferito l’equivalente di 450mila dollari in viaggi aerei sul suo conto personale e speso decine di migliaia di dollari in cibo, viaggi e altri servizi non legati al suo impiego”.

Furioso De Niro che si è difeso in tribunale e ha ammesso che solo una volta avrebbe chiamata la sua assistente in un orario “scomodo” ma che, in linea di massima gli orari in cui chiamava la erano sempre “nella norma”. Erano le 4 del mattino, ma “mi spaccai la schiena cadendo dalle scale”. Per l’attore le accuse della sua ex assistente sono solo “sciocchezze. Le ho chiesto di fare qualsiasi cosa nei limiti del possibile, nei limiti del suo lavoro”.