Uno dei più grandi rimpianti dei Pooh è stato quello di aver rifiutato di partecipare all’Eurovision dopo la vittoria a Sanremo. Lo ricorda Roby Facchinetti ospite a Verissimo: «Questo è stato forse l’errore più grande, se non l’unico che abbiamo fatto. Quando andammo a Sanremo non pensavamo di vincere, quindi non eravamo abituati ad un eventuale Eurovision. Quando vincemmo nessuno si preoccupò di organizzare la cosa».

Al loro posto ci andò Toto Cutugno, che vinse: «Mi chiama ogni giorno per ringraziarmi, perché il nostro rifiuto è stata la sua grande fortuna. Fece un successo incredibile. Noi abbiamo avuto una grandissima carriera, straordinaria».

A proposito di Eurovision il cantautore, che nello studio ha proposto una nuova versione di “Uomini soli”, ha parlato anche dei Maneskin, vincitori uscenti dell’ultima edizione: «Loro hanno veramente meritato di essere al primo posto addirittura a livello mondiale. Non hanno fatto la gavetta che abbiamo fatto noi, ma hanno cominciato in strada e quell’esperienza è stata formativa. Quindi, se sono arrivati dove sono molto lo devono a quell’esperienza».

Non poteva mancare un accenno alla sua amicizia con Stefano D’Orazio, che ha scritto la canzone “Grande madre”. «È una preghiera. Abbiamo composto questo brano tempo fa ed è una grande preghiera rivolta alla più grande delle madri. Non a caso è rivolta a lei, perché lei della famiglia è quella più umana. Si chiede di intercedere e di darci un piccolo aiuto. Mai come in questo momento il mondo ha bisogno di aiuto», ha spiegato Facchinetti.

Roby Facchinetti a ha poi parlato del suo rapporto con la fede: «Io sono molto credente, non si spiegherebbe questo mondo meraviglioso. C’è veramente bisogno di credere in qualcosa e qualcuno. Dobbiamo dare un senso alla vita e a quello che facciamo». Invece a proposito della sua famiglia: «Sono stato fortunato non solo per la mia carriera, ma anche per la mia famiglia. Adoro i miei nipoti, mi commuovo quando li vedo meravigliarsi, perché noi adulti non lo facciamo più».