“Goat Simulator” è un videogioco di simulazione in terza persona sviluppato nel 2014 da Coffee Stain Studios che utilizza il motore grafico Unreal Engine 3.
Il gioco, uscì originariamente per Microsoft Windows, per poi essere convertito per le console (Xbox 360, One, Ps4).
Nel gioco interpretiamo una capra all’interno di un sobborgo americano. Il gioco è un Open World, la capra può saltare, belare, correre e soprattutto trascinare gli oggetti con se. Non c’è una storia, un senso, o un obiettivo: è puro divertimento. È un gioco molto difficile da classificare, essendo nato come cavolata tra sviluppatori ma cresciuto nel tempo, fino ad arrivare alla massa (che ha apprezzato moltissimo) e su tutti i dispositivi. La capra può rimbalzare su tappeti elastici da giardino, può far esplodere macchine, incornare persone, ed in più, il gioco è ancora più folle perché pieno di bug non corretti che alimentano la follia ed il No-sense del prodotto. Consigliato, ma solo se si cerca un gioco del genere. Un acquisto ad occhi chiusi è molto rischioso: come suggerimento, vi dico che è meglio non vedere filmati di quello che si può fare, così al momento del primo approccio vi divertirete il doppio, non rovinatevi l’appetito insomma.
 

                           

Goat Simulator: The Bundle [Edizione: Germania]

 
 
 
Come secondo gioco troviamo “Killing Floor 2” Sviluppato da “Tripwire Interactive”. Uscito il 21 aprile 2015, il gioco è stato successivamente riprogrammato per ps4 nel 2016. il prodotto è prevalentemente online, e neanche molto vasto, visto che ci sono solo due modalità. ll gioco parte un mese dopo le vicende avvenute nei laboratori della “Horzine Biotech” a Londra, nel precedente capitolo. Gli esemplari sono riusciti a diffondersi in tutto il resto dell’Europa, le comunicazione fra paesi sono fallite, gli eserciti non sono riusciti a mobilitarsi in fretta e la popolazione è entrata nel panico. Ciò ha causato il collasso di molti governi, oltre che la fine della civilizzazione. Adesso, i giocatori si ritrovano nei panni di un gruppo di civili e mercenari legati assieme da un’alleanza, finanziata dalla Horzine, per combattere gli esemplari e stabilire basi operative in tutta Europa. Si gioca a squadre, scegliendo una delle categorie che vanno dal Commando al Berserk, passando per Cecchino, Survivalista, Medico da campo e via discorrendo. “Killing Floor 2” è uno sparatutto molto solido e anche molto divertente ma solo se giocato con amici, poiché tende ad essere ripetitivo visto la poca variazione di modalità e la componente offline quasi nulla.
 

 

 Killing Floor 2 - PlayStation 4
 

 

Conclude questa tripletta di videogiochi “Nobunaga’s Ambition: Sphere of Influence”, gioco di strategia, svolto nell’era Sengoku, intorno al 16° secolo, un’epoca in cui il Giappone era diviso in centinaia di piccoli feudi costantemente in guerra tra loro. Il gioco non è veloce o come si dice in gergo “mordi e fuggi”: essendo un gioco strategico, tra i primi tra l’altro essendo nato intorno a gli anni 80, tutto si basa sul tempo, sulle mosse giuste da eseguire, gli ordini da impartire, e tutto con la tempistica giusta. Una decisione troppo affrettata o al contrario troppo ritardataria, potrebbe influire negativamente sulla partita. Troveremo subito un lungo tutorial, che frena gli entusiasmi di chi vuole giocare subito, ma allo stesso tempo è essenziale vista la lunga lista di possibilità che si hanno per gestire l’impero. La gestione delle truppe sul campo di battaglia è inizialmente piuttosto semplice, ma la componente tattica si fa presto più complicata e raffinata. In sintesi è un gioco facile da catalogare: se si ha tempo, pazienza e conoscenza di giochi strategici, questo titolo fa assolutamente al caso vostro. Al contrario, se non avete tempo e volete giochi di rapido approccio, state alla larga. 
 
 
 
 Nobunaga