Rush Hour – Due mine vaganti è un film comico poliziesco del 1998, diretto dal regista Brett Ratner e con protagonisti Jackie Chan e Chris Tucker.

Trama

Hong Kong. Il detective Lee, amico intimo del console Solon Han, riesce ad impedire che alcuni preziosissimi manufatti cinesi vengano portati fuori dal paese da alcuni contrabbandieri. Due mesi dopo, mentre il console si è trasferito a Los Angeles con la sua famiglia, il misterioso boss malavitoso Juntao, la cui vera identità è da sempre ignota, si vendica dell’azione intrapresa qualche tempo prima dalle autorità di Hong Kong rapendo la sua giovane figlia Soo Yung. Non fidandosi dell’FBI, Han chiede aiuto a Lee, tuttavia la polizia locale non vuole assegnare il caso ad un agente estero, perciò gli affianca il detective James Carter, un agente scavezzacollo che riceve l’ingrato compito di tenere Lee il più lontano possibile dal caso, cercando di distrarlo in giro per la città. I due insospettabilmente si riveleranno una coppia vincente.

Curiosità

  • Il film ha avuto due seguiti: Colpo grosso al drago rosso – Rush Hour 2 del 2001 e Rush Hour – Missione Parigi del 2007. Da tempo di vocifera di un quarto capitolo in arrivo
  • A fronte di un budget di produzione di 33 milioni di dollari, il film ha incassato complessivamente oltre 244 milioni di dollari.
  • Il regista Brett Ratner era un grande fan dei film di Jackie Chan girati ad Hong Kong e ha deliberatamente riutilizzato alcune delle sue gag. Per esempio, la scena in cui l’ispettore Lee afferra accidentalmente il seno della detective Johnson (Elizabeth Peña) è un riferimento al film di Jackie Chan Mr. Nice Guy del 1997.

Elizabeth Peña in “Rush Hour”

  • Jackie Chan ha rischiato di morire durante le riprese della scena in cui viene quasi schiacciato dalle lastre di metallo. Fu una questione di secondi prima che riuscisse veramente a togliere la testa. 
  • Secondo il regista Brett Ratner, Rush Hour è stato il primo film ad uscire negli Stati Uniti in cui Jackie Chan parla in lingua inglese, senza essere doppiato. A quanto pare,  Chan era solito farsi doppiare, ma in questo caso il regista insistette nel farlo parlare naturalmente, in quanto avrebbe contribuito all’autenticità del suo personaggio.
  • Chris Tucker ha improvvisato molti dei suoi dialoghi, com’è solito fare nei suoi film. In particolar modo, la scena al Grauman’s dove il detective Carter corrompe Stucky per avere informazioni, è stata praticamente tutta improvvisata. 
  • In origine Martin Lawrence era stato scelto per impersonare Carter, ruolo che venne offerto anche a Eddie Murphy, che lo rifiutò per fare Il genio (1998). Anche David Chapelle, Will Smith e Tupac Shakur furono considerati per la parte di Carter.
  • Rush Hour ha ispirato la creazione del sito web Rotten Tomatoes. Il fondatore del sito Senh Duong è un grande fan di Jackie Chan e ha costruito il sito per raccogliere le recensioni di tutti i suoi film che uscivano negli Stati Uniti. Ha codificato il sito in due settimane, mettendolo in funzione poco prima dell’uscita di Rush Hour. 
  • Jackie Chan ha raccontato che la scena in cui il suo personaggio incontra per la prima volta quello di Chris Tucker era molto simile a quanto accaduto realmente la prima volta in cui si sono conosciuti. L’attore era rimasto estremamente sconvolto dalla velocità con la quale Tucker parlava, a tal punto che alla fine del loro incontro, Chan disse al suo manager: “Non capisco nessuna delle parole che escono dalla sua bocca!” – Una frase che è stata poi usata anche nel film.