Ospite di Serena Bortone a “Oggi è un altro giorno”, Sabrina Ferilli ha ripercorso il suo passato, tra pubblico e privato, toccando anche un argomento delicato con cui ha dovuto fare i conti da giovanissima, ossia il rapporto complicato che ha avuto con la sua fisicità:

“Alle medie ancora mi salvavo. Dopo mi sono incicciottita, sopracciglia e peli ovunque, d’altronde siamo mediterranee. Fino a 25, 26 anni non mi corteggiava nessuno. Poi mi sono salvata, ho ripreso una certa fisicità. Diciamo le cose come stanno: non mi sentivo brutta, mi ci facevano sentire gli altri ragazzini. Ci rimanevo male. Non ho avuto fidanzati per tanto tempo. Sai le cotte per il ragazzino del liceo? Ecco, quelle non c’erano. C’erano fisici che mettevano un po’ paura. Quella è un’età in cui si amano le ragazzine piccoline, che pesano pochissimo, con i capelli stupendi. Io c’avevo sta montagna di capelli neri”.

La rivincita è arrivata anni dopo, quando è cresciuta e il suo fisico è cambiato:

“Quando sono sbocciata, mi sono divertita. Qualcuno di quelli che mi piacevano ma che non ricambiavano li ho rivisti, e ho pensato meglio così, perché erano dei mostri”

La Ferilli si lascia andare anche ad una considerazione sul lavoro dell’attrice e su come avesse, comunque, un piano B per la sua vita:

“Riuscire a farci rispettare è più difficile per noi rispetto a un uomo. Inoltre, è uno strano mestiere, difficile avere delle caratteristiche che vanno bene. Nei provini può succedere di tutto, ma non ho mai pensato che senza questo mestiere sarei stata fallita. Non ho mai pensato che la vita fosse legata a un lavoro. Avevo altre cartucce. Avrei fatto la logopedista, maestra d’infanzia perché mi piacciono i bambini degli altri”.