Il film

Parliamo di Scarface, cult uscito nel 1983 diretto da Brian De Palma, scritto da Oliver Stone e ovviamente interpretato da Al PacinoIl film è il remake del lungometraggio del 1932 diretto da Howard Hawks. A differenza dell’originale ambientato a Chicago durante gli anni del proibizionismo, qui si svolge nella Miami degli anni ottanta, allora centro di un considerevole traffico di droga.

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Trama

Tony Montana insieme al suo amico arriva negli Stati Uniti da Cuba, tentando si spacciarsi per prigioniero politico senza riuscirci. Inizia allora una inarrestabile ascesa nel mondo della malavita. I due troveranno presto una via di fuga e inizieranno la loro vita in Florida partendo dal basso con lavori umili. Ma per loro non basta, Tony vuole diventare uno dei capi della malavita locale e avrà la sua occasione quando Frank Lopez, boss della criminalità di Miami, gli offrirà di lavorare per lui.

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Le curiosità

  • Brian De Palma e Spielberg sono amici di lunga data, fin dalla metà degli anni Settanta, e hanno l’abitudine di visitare i set dell’altro. Quando si stava girando l’attacco iniziale dei Colombiani alla casa di Tony Montana alla fine del film, Spielberg era nei paraggi, e De Palma decise di lasciargli dirigere l’inquadratura ripresa dal basso nella quale vediamo gli aggressori entrare nella casa.
  • Quando il produttore Martin Bregman offrì a Brian De Palma l’opportunità di dirigere Scarface, questi era impegnato nelle riprese dell’oramai classico Blow Out. Inizialmente, De Palma accettò l’offerta, ma decise poi di rifiutarla, perché era troppo impegnato. Infatti, aveva allora deciso di dirigere Flashdance, sperando che il produttore del film gli desse poi il via per realizzare il suo progetto di un film sull’omicidio di Yablonski. De Palma lavorò per due settimane alla pre-produzione di Flashdance, prima di andarsene. Fu allora che Bregman gli offrì di nuovo Scarface. Il resto è storia.
  • Quando il film è andato in onda in Turchia, hanno chiamato il film “The Sicilian“. Anche se non c’era nemmeno un siciliano mostrato nell’intero film.
  • Oliver Stone, per scrivere Scarface, ha passato diversi mesi a Miami in compagnia della polizia locale con lo scopo di fare delle ricerche. E a quanto pare, fu attratto da un caso particolarmente sanguinoso. Nel 1980, un importante giro di contrabbando guidato da Mario Tabraue (il quale diventò la principale fonte di ispirazione per il personaggio di Tony), fece a pezzi un uomo di nome Larry Nash con una motosega, dopo aver scoperto che questi era un informatore per il Bureau of Alcohol, Tobacco, and Firearms. Tabaraue fu poi arrestato dal FBI nel 1987 durante la cosiddetta “Operazione Cobra”: all’epoca, il suo giro di contrabbando valeva oltre 75 milioni di dollari.
  • Oliver Stone ha chiamato Tony Montana in onore del suo giocatore di football americano preferito, Joe Montana.
  • In Scarface, Tony prende tanta cocaina. Tantissima. Anche se, per molto tempo, circolò la voce che la sostanza utilizzata sul set fosse davvero cocaina, si trattava probabilmente di latte in polvere (De Palma, però, non ha mai confermato la cosa in modo ufficiale). Ma non vuol dire che non abbia dato problemi ad Al Pacino. Dopo Scarface, per anni, l’attore ha avuto “delle cose lassù. (…) Non so cosa sia successo al mio naso, ma è cambiato”.
  • Quando Scarface (1983) è stato ripubblicato nei cinema nel 2003, lo studio voleva che Brian De Palma cambiasse la colonna sonora in modo da poter utilizzare le canzoni rap ispirate al film. De Palma ha rifiutato.
  • Secondo quanto riferito, Al Pacino ha affermato che Tony Montana è uno dei suoi preferiti tra tutti i personaggi che ha interpretato.
  • Per aiutare a rimanere nel personaggio, Al Pacino ha chiesto al direttore della fotografia John A. Alonzo di parlargli solo in spagnolo.