Il film

Fracchia la Belva Umana segna una delle collaborazioni comiche più redditizie degli anni 80. Il film, diretto nel 1981 da Neri Parenti, vede il comico genovese Paolo Villaggio nel doppio ruolo del modesto impiegato e dello spietato gangster. Grande successo al botteghino.

La trama

Fracchia è un dipendente di un’azienda di merendine, timido e vittima degli scherzi dei colleghi. E’ ripetutamente fermato dalle autorità perché è identico a un terribile gangster soprannominato “La belva umana”. Per evitare l’ennesimo arresto il commissario Auricchio (Lino Banfi) concede uno speciale lasciapassare a Fracchia, ma la notizia giunge al sosia.

Le curiosità

  • Nel film, sosia del pericoloso bandito Belva Umana, il povero Fracchia, dopo aver ricevuto un lasciapassare, si imbatte nell’imboscata di un delinquente che gli ruba il prezioso documento, ponendolo così al centro di una serie di comiche disavventure.

  • È il primo dei due film incentrati sulla figura di Giandomenico Fracchia, personaggio inventato da Paolo Villaggio affine al più famoso ragionier Ugo Fantozzi. Malgrado sia uscito sei anni dopo Fantozzi e abbia riproposto e riciclato molte trovate di Fantozzi, il film si è rivelato un successo ed è diventato un cult movie. Molte trovate e gag di questo film sono diventate infatti celebri (come quella della poltrona-sacco, sulla quale Fracchia si siede quando viene convocato dal direttore e scivola per terra ogni volta, mentre la Belva Umana riesce a sedervisi senza problemi) e sono diventate tipiche delle successive interpretazioni comiche di Villaggio (proprio in questo film viene proposta in ambito cinematografico la celebre battuta: «Com’è umano lei!», nata per le prime apparizioni di Fracchia in TV). 
  • Tra i tanti personaggi che compaiono durante la commedia in vari ruoli, sono certamente degne di nota la memorabile performance in dialetto siciliano di Gigi Reder nei panni della madre del bandito, ma anche quella di Anna Mazzamauro come antipatica segretaria d’azienda nonché sogno d’amore irraggiungibile di Fracchia (al pari di quanto accade nella saga di Fantozzi tra il protagonista e la signorina Silvani, interpretati anch’essi rispettivamente da Villaggio e dalla Mazzamauro). Sono inoltre ben riconoscibili due attori allora giovanissimi, Massimo Boldi e Francesco Salvi, che interpretano i rapinatori scelti dalla Belva Umana per affiancarlo in una rapina presso una filiale bancaria, anche se, per uno sciopero imprevisto, la data della rapina sarà anticipata di un giorno, per cui sarà Fracchia a loro insaputa a dirigerli. 
  • Il numero di Diabolik letto dalla sig.na Corvino (Mazzamauro), si intitola “Delitto risponde a delitto” ed è del 1981.
  • Il film è ispirato a “Tutta la città ne parla” di John Ford. Con Edward G. Robinson del 1935.
  • Il commissario di Polizia Auricchio è invece Lino Banfi, che nelle vesti di questo personaggio si ritroverà a gestire per lo più problemi inerenti ai suoi sottoposti, decisamente poco professionali. Memorabili i duetti tra Auricchio e l’appuntato De Simone (interpretato dal caratterista sardo Sandro Ghiani), che nei casi di difficoltà ha sempre ragione a discapito del superiore e con il quale funzionano tutti gli apparecchi che con il commissario non funzionano assolutamente, e per questo Auricchio si infuria e accredita sempre come sue le idee di De Simone. Compare anche Gianni Agus, nel ruolo del direttore Orimbelli, ma stranamente non viene accreditato né nei titoli di testa né in quelli di coda. 
  • Lino Banfi a Stracult ha raccontato che la scena alla trattoria con lo strimpellatore fu completamente improvvisata da lui. Neri Parenti infatti, inizialmente aveva concepito la scena con Auricchio che dopo la conclusione dello strimpello alla frase “E dimme un po’ che c’hai da dì?” il commissario avrebbe dovuto rispondere “Che c’ho da dirti? Mettete le manette a sto’ stronzone!”. Banfi optò allora per la risposta in rime e Parenti lo lasciò andare pur non sapendo dove volesse andare a parare, scegliendo successivamente dove tagliare. 
  • Nel 1985 Paolo Villaggio, Massimo Boldi e Lino Banfi reciteranno assieme nel film I pompieri e, nel 1987, nel sequel Missione eroica – I pompieri 2. Nel 1986 i tre recitano ancora assieme nel film Scuola di ladri. 
  • Nella sequenza dove la belva umana (quella vera) fa volare il direttore attraverso la parete e rifila una sventola alla Mazzamauro, sulla sua scrivania a sinistra si notano delle pigne di fumetti pornografici, all’epoca vietati.
  • Il personaggio di De Simone venne improvvisato. Lo racconta lo stesso attore Sandro Ghiani (CLICCATE QUI per andare all’articolo dedicato).