Colpo di scena, quella che si pensava fosse una grande amicizia sul campo in realtà non lo era: stiamo parlando delle ex star dei Chicago Bulls, Micheal Jordan e Scottie Pippen. Il libro dell’ala dei Bulls e delfino di MJ, in uscita il 9 novembre, è un pesantissimo atto di accusa verso il miglior giocatore di sempre.

“Come si è permesso di trattare così in The Last Dance, il documentario prodotto da ESPN, me e i nostri compagni di squadra di allora, dopo tutto quello che abbiamo fatto per lui e per il suo prezioso marchio. The Last Dance glorifica lui e non valorizza noi. Racconta di come sarei stato egoista a rinviare un’operazione e chiedere lo scambio? Semmai essere egoista è ritirarsi proprio all’inizio del raduno quando è troppo tardi per la franchigia per riorganizzarsi sul mercato”

E lo stesso continua:

“Rivedere in video come trattava (male) i suoi colleghi mi fa venire i brividi, ora come allora. Mi ha chiamato “il miglior compagno di squadra di sempre”. Non avrebbe potuto essere più altezzoso di così. Quanto sono stato naive per essermi aspettato qualcosa di diverso…”. Ipocrita e insensibile. Questo il ritratto di Jordan, secondo Pippen.: “Io e lui non siamo e non siamo mai stati vicini (amici)”

FONTE GAZZETTA