In un’intervista rilasciata a “Il Messaggero”, Serena Brancale ricorda gli inizi della sua carriera e il provino a X Factor nel 2009:
“Nel 2009 mi presentai a X Factor. Cantai ‘Non mi Chiedere’ scritta da Paola Cortellesi, ma fui scartata. Simona Ventura disse che ero poco credibile e non le piacevo per come ero vestita. Non capì nulla di me. Tornai a casa demoralizzata, ma dopo quella delusione anziché buttarmi giù mi rimboccai le maniche e mi misi a studiare, procurandomi tutta l’attrezzatura per comporre al pc. Più tardi cominciai a fare feste private nella mia amata Puglia, prima i iscrivermi al corso di canto jazz al Conservatorio di Bari per perfezionare gli studi.Simona non l’ho mai più incontrata, ma oggi la ringrazio: forse se fossi entrata a X Factor non sarei arrivata qui. Penso ai ragazzi che a vent’anni escono d ‘Amici’ e non hanno piena consapevolezza di quello che gli sta succedendo. Ho visto giovani che dopo due anni di successo crollano psicologicamente”.
Sul tormentone le idee sono molto chiare:
“Il tormentone è un’operazione commerciale che ti dà il tormento, un’operazione musicale fatta in maniera eccelsa che piace a tutti.Ho sempre adorato i tormentoni, anche se, quando andavo al conservatorio, non ho mai pensato che a 36 anni ne avrei fatto uno. C’è un codice segreto dietro a un tormentone”.
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