Dopo il flop , sia di critica che di pubblico della serie Amazing con Andrew Garfield ed Emma stone , per la regia di Mark Webb, finalmente il nuovo Spiderman riprende lo spirito dei fumetti e si integra perfettamente  nell’universo Marvel fin qui costruito con abilità da Kevin Feige .

Infatti lo spiderman di Tom Holland è un ragazzino nerd del liceo, con un amico ancora più Geek che si diverte a costruire la Morte Nera coi mattoncini Lego , irrefrenabile, chiacchierone, che non rinuncia mai alla battuta : già consapevole dei suoi poteri , infatti ci viene risparmiata la puntura del ragno radioattivo , aspira ad aiutare le persone per diventare prima che un Avenger l’amichevole spiderman di quartiere.

E’ chiara la mano della Marvel nella costruzione sia dei personaggi,  che del plot,  che pur non essendo una storia di origini è perfettamente aderente a tutti gli altri film Marvel comprese le scene post credits e il solito grandioso cammeo di Stan Lee .




Il nemico  principale  di Spiderman in questa nuova rivisitazione del supereroe,  è l’Avvoltoio,  interpretato da un grandissimo  Micheal Keaton, che a conti fatti si pone come uno dei migliori villain dell’universo Marvel,  sia perchè il suo obiettivo non è nè la distruzione dell’umanità,  nè il potere assoluto, come spesso capita nei cinecomic,  ma in sostanza solamente la protezione ed il benessere della sua famiglia ; questo semplice fine,  unito alla caratterizzazione di un attore formidabile perfettamente in parte che riesce a cambiare registro in continuazione,  fanno dell’Avvoltoio il cattivo ideale di un cinecomic e sicuramente un punto di forza del film stesso unitamente a Marisa Tomei, la Zia May di questa nuova versione cinematografica del nostro arrampicamuri,  che dà al suo personaggio una caratterizzazione più nuova e fresca della zia May che eravamo abituati a vedere nei precedenti film.

Ovviamente è quasi inutile dire che la manciata di scene   in cui appare Tony Stark- Iron Man,   sono straordinarie anche se molto meno di quelle che il trailer lasciava presagire,  ma Robert Downey è sempre in parte tanto che è impossibile ad oggi immaginare un altro attore al suo posto ; nei pochi minuti che è in scena, però,  vediamo come ha un atteggiamento molto paterno nei confronti di Peter Parker,  quasi a volerne plasmare una versione migliore di sè stesso il tutto sempre condito dalla sua solita ironia .




La regia specialmente nella prima parte è molto ipercinetica come a riflettere il Peter Parker adolescente che sembra non fermarsi mai , con la pecca di uno scontro finale sicuramente non all’altezza della prima parte del film, anche se gli ultimi 5 minuti del film sono straordinari così come gli stessi titoli di coda assolutamente imperdibili.

In conclusione questa nuova versione di Spiderman rende giustizia sia al fumetto che al personaggio stesso che a, tutt’oggi, è ancora uno delle icone Marvel più amate in tutto il mondo .