Dopo la vittoria ai BAFTA, i prestigiosi premi cinematografici britannici, è quasi certo che trionferà anche agli Oscar nella categoria Miglior film internazionale, ma nel frattempo La zona d’interesse si è già conquistato un fan di grandissimo rispetto: Steven Spielberg. Il film diretto da Jonathan Glazer, un dramma d’epoca ambientato durante la deportazione degli ebrei ad Auschwitz, mostra l’anomalo punto di vista di una famiglia nazista che abita appena qualche metro di distanza dal campo di concentramento. Mai, nella storia del cinema, il tema era stato trattato in questa maniera, mostrando la “banalità del male” in un contesto simile.

La zona d’interesse ha colpito molto Spielberg, che a sua volta l’Olocausto è riuscito a raccontarlo in una maniera altrettanto toccante con Schindler’s List, dramma straziante che vinse l’Oscar per il miglior film e fece guadagnare a Spielberg il premio per la miglior regia. Il regista ne ha parlato così nel corso di un’intervista con THR.

“La zona d’interesse è il miglior film sull’Olocausto a cui abbia assistito dopo il mio. Sta facendo un ottimo lavoro di sensibilizzazione, soprattutto sulla banalità del male”.