Nel rivedere Superman di Richard Donner del 1978 siamo rimasti molto stupiti dall’interpretazione della scomparsa Margot Kidder (Lois). L’attrice statunitense ha avuto una vita non facile, il suo culmine è stato ovviamente il successo del film sul supereroe, poi il destino è stato crudele. 

I PRIMI FILM E IL SUCCESSO DI SUPERMAN

Nata nell’estremo nord del Canada, la Kidder aveva cominciato la sua carriera in film e programmi televisivi canadesi a basso costo prima di ottenere il primo ruolo importante in «Quackser Fortune Has a Cousin in the Bronx» accanto a Gene Wilder. Poi in “Le due Sorelle” diretto da Brian De Palma

Nel marzo del 1975 apparve nuda sulla rivista Playboy. Era successivamente apparsa nel «Grande Waldo Pepper» con Robert Redford e nel 1979 in «Amityville Horror». Il ruolo che l’ha resa celebre è stato però nell’originario «Superman» del 1978 accanto, per l’appunto, a Reeve.

«Con Chris c’era un feeling autentico. Venivamo da famiglia simili e lui assomigliava a uno dei miei due fratelli»

aveva confidato Margot nel 2016 a un sito americano di entertainment.

Il suo ruolo, ripreso nei sequel, divenne sempre meno importante, anche per via dei litigi causati dalle scelte del produttore e del regista. In seguito la Kidder fu nuovamente coinvolta nell’universo narrativo legato a Superman, poiché venne ingaggiata per due episodi della quarta stagione delle serie TV Smallville, in cui interpretò l’ambigua Bridgette Crosby.

Dopo aver lavorato con Peter O’Toole nella versione cinematografica del Pigmalione, girata nel 1983 inizia il suo declino. 

L’INCIDENTE NEI PRIMI ANNI 90 E LA DIAGNOSI DI DISTURBO BIPOLARE

Nel 1990, a seguito di un incidente stradale, ha dovuto abbandonare la sua carriera e si è ritrovata per due anni su una sedia a rotelle e con i debiti da pagare. Alla Kidder fu diagnosticato un disordine bipolare che nel 1996 la condusse ad una crisi maniacale molto pubblicizzata dai giornali: la polizia di Los Angeles la trovò nuda in una boscaglia, in uno stato di ansia e con diversi denti mancanti; fu ricoverata in una clinica psichiatrica. La Kidder chiamò i suoi problemi “i miei mostri” anche se nel 2007 dichiarò di non aver più avuto episodi maniacali in 11 anni grazie allo psichiatra Abram Hoffer e alla sua medicina naturale.

Aveva ripreso a lavorare nel 2001, con un ruolo (la madre abusiva di un serial killer)nella serie «Law & Order: Special Victims Unit». Nel dicembre 2002 recita a Broadway in «I monologhi della vagina», show con cui aveva poi girato gli States in tour per i due anni successivi. Nel 2004 era tornata alla saga di Superman interpretando la parte di Bridgette Crosby in due episodi della serie tv «Smallville». Nel 2015 è stata premiata con un Emmy Award, l’Oscar televisivo, per la sua performance nella serie per bambini «R. L. Stine’s The Haunting Hour»

LA MORTE 

L’attrice si è spenta all’età di 69 anni nella sua casa di Livingston il 13 maggio del 2018. Il medico legale Richard Wood comunicò successivamente i risultati dell’esame autoptico. secondo cui si sarebbe suicidata attraverso un’overdose di alcool e farmaci. La figlia, Maggie McGuane, dichiarò di essere sollevata che la verità era stata stabilità, poiché «è importante essere sinceri, così da non dover provare vergogna nell’affrontare l’argomento».

Si era sposata tre volte (il secondo matrimonio, nel 1979 con l’attore John Heard, era durato appena sei giorni) e altrettante aveva divorziato.