Nel febbraio del 2000 veniva rilasciata dalla EA Games la prima edizione di The Sims, il videogioco di simulazione che di lì a poco avrebbe spopolato su diverse console.

Il nome The Sims deriva proprio dal fatto che il gioco propone un simulatore di vita, con piccoli personaggi completi di tratti fisici e caratteriali diversi tra loro, che nascono, vivono, parlano (hanno proprio una loro lingua, il Simlish), si riproducono (chi non ha mai provato a fargli fare fiki fiki…), abitano in case da costruire e arredare, hanno un lavoro, guadagnano simoleon (la loro moneta) e infine muoiono, vivendo esistenze che ricordano quelle delle persone vere. 

The Sims è stato molto importante nella storia videoludica non solo perché ha dato il via alla celebre saga, ma anche perché è stato il primo vero simulatore di vita ad avvicinarsi molto alla realtà.

Molto famosa è diventata negli anni la lingua tipica dei Sims, il Simlish, un’idioma composto da vari suoni, che secondo gli sviluppatori sarebbe un misto tra il tagalog e l’ucraino, con un pizzico di navajo. A testimonianza di tale popolarità, successivamente, alcuni artisti famosi hanno creato versioni in Simlish delle loro canzoni, come i Depeche Mode con Suffer Well per The Sims 2.

In totale la saga conta 4 capitoli: The Sims 2 uscito nel 2004, The Sims 3 nel 2009 e The Sims 4 nel 2014, più circa 75 contenuti aggiuntivi usciti nel corso degli anni. Per festeggiare i 20 anni, i vertici della EA hanno voluto rendere noti un po’ di numeri riguardanti il gioco: i Sims creati in tutti questi anni sono stati addirittura oltre 1,6 miliardi, mentre per ben 1,3 miliardi di volte gli è stato fatto fare Fiki Fiki. Le unità familiari che si sono venute a formare sono poi 575 milioni, 37 milioni i matrimoni e 173 mila i bebè nati dall’amore dei Sims.