In una lunga intervista a “Oggi è un altro giorno”, Tony Sperandeo ripercorre la sua carriera, dai ruoli da cattivo a quelli da “buono”, che come ammette lui stesso, nessuno ricorda:

“Ho interpretato anche il buono… Si ricordano solo le mie parte da cattivo, ho fatto ‘La squadra’ … Ho fatto anche il prete in un film con Pieraccioni e in un altro con Marco Risi! Ormai ci sono abituato e non me la prendo, anche perché ormai non me lo dicono quasi più, ma prima ci rimanevo male…”

Sperandeo racconta anche della sua famiglia, della madre che ha 96 anni e del padre, morto quando aveva 17 anni per tumore alla gola. Nonostante il timore del papà Tony è stato in passato un fumatore:

“Ero un fumatore anche io… Sono arrivato a tre pacchetti di sigarette. Un giorno ero a casa e non sono riuscito a respirare per un minuto circa. Mi sono fatto il segno della croce e mi sono affidato a Dio, per fortuna poi il blocco si è come stappato. Dopo poco che ho ricominciato a respirare mi sono andato ad accendere una sigaretta, ma è stata l’ultima perché l’odore mi ha dato così fastidio che l’ho spenta e ora sono sette anni che non ne tocca una”.

La moglie di Tony, Rita Barbanera si è tolta la vita quando aveva 32 anni:

“Succede, è successo e c’è stato anche un distacco, poi risolto, con i miei figli. Siamo contenti di trovarci e vederci, mi preoccupo per loro. Aveva una forte depressione, non siamo riusciti a controllare la situazione. Io lavoravo, partivo…. Ma parliamo di altre cose…”.