A qualche giorno dalla rovinosa caduta di sabato scorso nella prima tappa del Tour de France non c’è traccia della sciagurata tifosa che per mettersi in posa a favore di telecamera ha provocato il groviglio di corpi e biciclette dal quale fortunatamente è scaturito solo qualche ritiro. La donna, la cui espressione inebetita prima dello schianto col gruppo lanciato a tutta velocità ha fatto il giro del mondo, si è prontamente dileguata prima che sul posto accorressero le forze dell’ordine.

Alla denuncia da parte dell’ASO, la società che organizza il Tour de France, ha fatto seguito l’entrata in azione della Gendarmeria competente in quella zona della Bretagna, che indaga per “lesioni involontarie che possono provocare un’invalidità non superiore ai tre mesi a causa della violazione manifestamente deliberata degli obblighi di sicurezza o prudenza”. La donna rischia una pesante sanzione pecuniaria, ma le cose potrebbero andare molto peggio per lei se il tedesco Jasha Sutterlin – ritiratosi in seguito alle ferite riportate nella caduta – decidesse di presentare una denuncia a titolo personale: in quel caso la tifosa rischierebbe un anno di carcere.

“Allez Opi-Omi!” è la scritta sul cartello sorretto dalla donna, che è anche l’unico indizio a disposizione degli inquirenti: una dedica affettuosa a chi in quel momento la stava guardando a casa, con quei due termini vezzeggiativi che significano ‘nonno’ e ‘nonna’, ma non in francese, bensì in tedesco. Ecco perché le indagini si stanno indirizzando verso una donna tedesca ed ecco perché – dopo le prime vane ricerche della gendarmeria francese – adesso è entrata in azione anche l’Interpol, ovvero l’organizzazione internazionale impegnata nella cooperazione di polizia tra diversi Stati.

(Fonte: Fanpage.it)